Nell’ambito della costante attività info-investigativa finalizzata alla prevenzione e al contrasto del fenomeno dello spaccio di stupefacenti, a Savona, i poliziotti della Squadra Mobile hanno effettuato uno specifico servizio al termine del quale hanno tratto in arresto in flagranza un uomo accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il soggetto, da alcune settimane era monitorato dal personale di questa Squadra Mobile, mediante servizi di osservazione, controllo e pedinamento, servizi da cui era emerso che l’abitazione dell’individuo era un punto di riferimento per numerosi tossicodipendenti. Pertanto, l’uomo, alle ore 8,00 circa di sabato 16 luglio, è stato fermato all’atto di uscire dalla propria abitazione con il proprio cane e sottoposto a perquisizione, durante la quale il predetto non ha mai manifestato alcun segno di nervosismo o tenuto atteggiamenti che potessero confermare l’ipotesi che detenesse stupefacenti.
Tuttavia, durante le accurate ricerche all’interno dell’appartamento, situato al 3° piano di uno stabile popolare ubicato in questo centro storico, il personale della Squadra Mobile ha individuato un singolare nascondiglio che l’indagato aveva ricavato scavando il muro perimetrale della casa. All’interno del nascondiglio, gli operanti hanno rinvenuto e sequestrato oltre 700 grammi di cocaina, sia in pietra che in polvere, contenuta in vari sacchetti sottovuoto e in parte già suddivisa in dosi, gr. 40 di hashish e l’ingente somma di denaro contante, suddivisa in banconote di vario taglio, per un valore complessivo di circa 83.000 €. Le banconote erano suddivise in mazzette, ognuna delle quali confezionata in sacchetti di cellophane impermeabile.
Sono stati, inoltre, rinvenuti e sequestrati 2 bilancini di precisone, materiale per il confezionamento e una agenda relativa alla gestione dell’attività illecita.
L’arrestato è stato condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Si evidenzia che i provvedimenti adottati in questa fase non implicano la responsabilità dell'indagato sino al definitivo accertamento di colpevolezza che potrà avvenire solo con sentenza irrevocabile.