Qualche giorno fa, un’anziana signora, ha telefonato alla Polizia dicendo di essersi accorta che le mancavano alcuni gioielli. Il racconto della signora, che da subito è stato ritenuto meritevole di un approfondimento investigativo, ha portato un Ispettore presso l’abitazione dell’anziana per raccogliere la denuncia in un ambiente familiare e tranquillo, direttamente a casa, così come prevede l’attuale protocollo per le c.d. fasce deboli.
In quel contesto la signora è riuscita a ricordare tanti dettagli e circostanze legate alla sparizione degli oggetti che sono state utili per proseguire le indagini e per individuare gli eventuali responsabili.
I poliziotti della Squadra Mobile hanno quindi avvitato subito le indagini ed hanno proceduto ad una serie di riscontri effettuati anche attraverso i registri dei comproro della zona e le foto dei gioielli mancanti. Riscontri che hanno portato ad effettuare una perquisizione domiciliare in casa della badante della vittima, trovando parte della refurtiva, per un valore stimato di oltre 30.000 euro, che è stata restituita alla proprietaria. La badante è stata quindi denunciata all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di furto aggravato in abitazione.
Questa attività si inserisce nell’ambito dell’impegno costante della Polizia di Stato contro il fenomeno delle truffe agli anziani ed in generale alla tutela delle c.d. fasce deboli e prevede la possibilità che le denunce possano essere prese direttamente a casa. Possibilità rivolta soprattutto agli anziani che spesso hanno difficoltà a muoversi e che trovano più confortevole raccontare e ricordare episodi, a volte anche drammatici per loro, nella tranquillità della propria abitazione.
Link consigli utili:
https://questure.poliziadistato.it/it/Savona/articolo/10365d206051ceb6d954578721/
https://www.poliziadistato.it/articolo/anziani--campagne-e-iniziative-antitruffa