Nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di prevenzione e contrasto dei reati in materia di sostanze stupefacenti voluta dal Questore di Savona Alessandra Simone, nel pomeriggio del 4 ottobre, a Savona, i poliziotti della Squadra Mobile hanno arrestato una giovane cittadina italiana, già gravata da precedenti specifici di polizia.
I poliziotti, durante lo svolgimento di uno specifico servizio antidroga, hanno monitorato la donna mentre si trovava all’interno di un bar frequentato da pregiudicati e, allorquando si è diretta verso la propria abitazione con fare sospetto, lasciando ritenere che potesse detenere sostanze stupefacenti, è stata fermata e sottoposta a perquisizione personale estesa al domicilio.
Nonostante la donna dichiarasse di non detenere alcuna sostanza illecita, i poliziotti della Squadra Mobile eseguivano accurate ricerche, rinvenendo e sequestrando, abilmente occultate in un mobiletto ubicato nell’ingresso dell’abitazione, diverse confezioni di sostanze stupefacenti, in particolare 5 grammi circa di cocaina, un quantitativo analogo di MDMA, meglio conosciuta come ecstasy o metanfetamina, nonché 30 grammi di hashish, in parte già suddivisa in dosi, oltre ad un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento ed una somma di denaro presumibilmente provento dell’attività di spaccio.
In seguito ad ulteriori accertamenti è stata ricostruita anche la pregressa attività di spaccio, consentendo così agli investigatori di denunciare la donna per diversi e ripetuti episodi di cessione dello stupefacente.
Dopo le formalità di rito, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, è stato disposto il rito direttissimo che si è concluso con la condanna a 2 anni di reclusione e 1250 € di multa.
Si evidenzia che i provvedimenti adottati in questa fase non implicano la responsabilità dell'indagato sino al definitivo accertamento di colpevolezza che avverrà con sentenza irrevocabile.