Avviata anche l'istruttoria per quattro daspo urbani
Il Questore della Provincia di Savona ha avviato l’istruttoria volta all’emissione di quattro provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane (DACUR), noto anche come “Daspo Urbano”, nei confronti di quattro degli otto indagati per la rissa di sabato in Darsena.
A seguito delle serrate indagini scattate subito dopo la rissa avvenuta nella zona della vecchia Darsena del porto di Savona nella notte tra sabato e domenica scorsa, i poliziotti della Squadra Mobile hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria otto giovani con l’accusa di rissa.
Era da poco passata la mezzanotte di sabato quando si è verificata una lite per motivi di viabilità tra alcuni giovani presenti in via del Molo, poi degenerata in rissa.
La svolta nelle indagini è arrivata grazie alla visione delle telecamere di videosorveglianza e dalle testimonianze dei molti presenti raccolte dagli investigatori arrivati immediatamente sul posto. I necessari riscontri hanno consentito innanzitutto di individuare l’autovettura protagonista della vicenda e il relativo proprietario ed a seguire gli altri coinvolti.
Particolarmente importante per l’esito dell’indagine è stata la collaborazione dei cittadini e della persona che ha messo a disposizione il video amatoriale risultato utile insieme agli altri elementi raccolti.
Il questore sottolinea come la partecipazione attiva dei cittadini e la collaborazione con le forze dell’ordine siano elementi fondamentali nel complesso sistema della c.d. “sicurezza partecipata”.
Uno degli otto indagati è stato segnalato anche con le accuse di minacce, lesioni e percosse.
Il provvedimento di Daspo Urbano, inoltre, impedirà a quattro di loro l’accesso alla zona della Darsena per un periodo fino a due anni.
La violazione del provvedimento è un reato punito con la reclusione e una multa che va da un minimo di ottomila euro ad un massimo di ventimila.