Il saluto del Questore assegnata ad altra sede
Stamattina negli uffici della Questura il Questore Giannina Roatta, in procinto di lasciare Savona per assumere l’incarico di Questore della Provincia di Mantova dal prossimo 10 gennaio, ha incontrato i rappresenti dell’informazione per un saluto.
“Sono trascorsi tre anni e mezzo dal mio insediamento; è stato il mio primo incarico da Questore ed è stato un onore poterlo svolgere nella provincia di Savona, in cui già avevo prestato servizio, pur con diverso incarico, nel mio percorso professionale, ma che ho avuto modo di conoscere più a fondo ed apprezzare in modo particolare. Sono stati anni complicati, caratterizzati dalla pandemia, che ci ha costretti tutti a modificare la nostra vita ed a riorganizzare e rimodulare drasticamente il nostro lavoro, ma l’impegno delle donne e degli uomini della Polizia di Stato non è mai venuto meno, anzi è aumentato, non solo nell’ottica di garantire al cittadino l’ordine e la sicurezza pubblica, ma anche in termini di sostegno e vicinanza, con equilibrio ed encomiabile dedizione, nei momenti più complicati. Il mio ringraziamento va quindi in primis alle donne ed agli uomini in “divisa blu”. Desidero oggi porgere il mio saluto ed il mio ringraziamento a tutti, alle Autorità civili, militari e religiose, ed in particolare al Prefetto Cananà, ai Vescovi Calogero Marino e Guglielmo Borghetti, ai vertici delle altre Forze di Polizia con cui si è fatto “squadra” ed ai loro collaboratori con cui si è lavorato in questi anni in piena sinergia e ciò ha consentito, in particolare nei due anni di pandemia, di affrontare e superare situazioni complicate, all’ Autorità Giudiziaria savonese, alle Istituzioni locali, al Presidente della Provincia, ai Sindaci, che ho voluto personalmente incontrare uno per uno nei territori amministrati (mi spiace per i pochi per cui, causa periodo pandemico, ciò non mi è stato possibile), alle Polizie Locali. Il mio saluto va poi a tutti i cittadini, che ispirano il nostro lavoro, sono le nostre antenne sul territorio; noi siamo al loro servizio. Talvolta ci “tirano per la giacchetta” ma sanno riconoscere ed apprezzare l’impegno costante ed i risultati ottenuti con il lavoro svolto quotidianamente e sovente lo fanno anche di persona se ti incontrano per strada. Nel lasciare Savona, con un po’ di emozione, desidero quindi salutare idealmente tutti ed oggi, 1° gennaio, formulare i miei più sinceri auguri per un sereno nuovo anno”.