Indagini della Polizia hanno consentito di arrestare i responsabili
Nella mattinata di ieri, agenti del Commissariato P.S. di Olbia hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Cagliari nei confronti di due uomini, nei confronti dei quali sono emersi gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione dei reati di riduzione in schiavitù e violenza sessuale aggravata.
Nel decorso mese di aprile, gli uomini del Commissariato, in seguito ad un intervento di natura assistenziale nei confronti di una giovane donna, in evidente situazione di disagio e di vulnerabilità, hanno espletato approfondite indagini nei confronti dei due uomini, sospettati di averle usato, in più circostanze, violenza.
Dalle indagini è emerso che gli indagati, nei primi mesi del corrente anno, nell'hinterland olbiese, mediante percosse e minacce, avrebbero costretto la ragazza in uno stato di soggezione continuativa e di inibizione della capacità di autodeterminazione, costringendola ad avere rapporti sessuali con entrambi.
Nei confronti della vittima sono state immediatamente attivate le procedure volte a fornirle un adeguato sostegno psicologico e una dimora protetta, anche attraverso l'attuazione di un protocollo di legalità stipulato, nel decorso anno, tra la Questura di Sassari ed il "Centro Prospettiva Donna" di Olbia.
Gli arrestati, rintracciati nell'agro di Olbia, dove avevano trovato rifugio da mesi, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Sassari a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.