In caso di violazione da parte degli interessati del divieto a loro carico è prevista la pena dell’arresto da uno a sei mesi
Il Questore della Provincia di Salerno, Maurizio Ficarra, al fine di garantire la tutela della collettività, la sicurezza dei cittadini e la tranquillità pubblica, ha emesso, nei giorni scorsi, 14 misure di prevenzione nei confronti di altrettante persone che per la loro condotta hanno dato adito a fondati sospetti circa l’appartenenza alla categoria di persone pericolose.
In particolare, la Divisione Anticrimine della Questura di Salerno ha predisposto 13 divieti di ritorno, rispettivamente in diversi Comuni della Provincia di Salerno, su singole proposte avanzate dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cava de’ Tirreni, dalla Sottosezione della Polizia Ferroviaria di Salerno e dalle Stazioni dei Carabinieri di Salerno, Buonabitacolo, Centola – Palinuro, Pontecagnano e Vietri Sul Mare.
In 3 casi, (uno a Cava de’ Tirreni e due a Vietri Sul Mare), il divieto di ritorno ha la durata di un anno, in 1 caso, (a Centola – Palinuro), di due anni e in 9 casi, (tre a Salerno, due a Vibonati, due a Buonabitacolo, uno a Pontecagnano ed uno a Sapri), di tre anni.
I destinatari di tali provvedimenti, 5 italiani, 2 rumeni, 2 jugoslavi e 1 nigeriano, tutti già noti alle forze dell’ordine per precedenti penali a loro carico, si sono resi responsabili di diversi reati commessi durante lo scorso mese di luglio 2018, tra cui furto aggravato, truffa aggravata, violenza, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, estorsione, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, commercio ambulante abusivo, per cui sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.
Giova far presente che, in caso di violazione da parte degli interessati del divieto a loro carico è prevista la pena dell’arresto da uno a sei mesi.
Nei confronti di un cittadino extracomunitario, 32enne di nazionalità marocchina, infine, il Questore ha emesso il provvedimento di Avviso Orale, imponendogli di tenere una condotta conforme alla legge, avvertendolo che altrimenti sarà proposto alla competente Autorità Giudiziaria per l’applicazione della Sorveglianza Speciale della Pubblica Sicurezza.