Emessi 8 provvedimenti di divieto di accesso ai sensi del D.L. 14/2017
Dopo i numerosi provvedimenti di divieto di accesso agli stadi emessi nel recente passato, il Questore della Provincia di Salerno ha emesso, nella giornata odierna, i primi 8 provvedimenti di “Daspo Urbano”, divieto di accesso sul modello di quello pensato per gli ultrà del calcio, per "prevenire i fenomeni di criminalità diffusa" e "promuovere la legalità" e "il rispetto del decoro urbano".
Questo nuovo provvedimento, introdotto dal recente decreto sulla sicurezza urbana, (D.L. 14/2017), prevede, tra l’altro, che a chi impedisce "la libera accessibilità o la fruizione" di aree e infrastrutture pubbliche, viene trovato in stato di ubriachezza, compie atti contrari alla pubblica decenza o esercita abusivamente l'attività di commerciante o di posteggiatore, sia irrogata una sanzione amministrativa e l'allontanamento.
In caso di reiterazione delle condotte incriminate, il questore può disporre "con provvedimento motivato" un vero e proprio "divieto di accesso" all'area o all'infrastruttura in questione.
Otto parcheggiatori abusivi, tutti residenti a Salerno, di età compresa tra 33 e 61 anni, hanno ricevuto il suddetto provvedimento di divieto di accesso: in cinque casi per 3 mesi, in tre casi per 6 mesi.
Nei confronti di un altro parcheggiatore abusivo, 48enne residente a Baronissi, è stato emesso il Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno a Salerno per 3 anni.
I parcheggiatori abusivi, tutti recidivi in quanto già sanzionati più volte e già noti alle forze dell’ordine per diversi precedenti di polizia, dopo aver ricevuto l’intimazione di allontanamento dalla Polizia Locale di Salerno, hanno reiterato la condotta, già sanzionata, venendo rintracciati successivamente negli stessi luoghi, in particolare: zona Ospedale di San Leonardo; Via Roma all’altezza del Palazzo della Provincia e di Piazza Cavour; zona portuale – Molo Manfredi; Via Costantino l’Africano; Polo Nautico.
Nell’emettere i Daspo il Questore ha ritenuto che la loro condotta abbia determinato notevole turbativa per l'ordine e la sicurezza pubblica in quanto, chiedendo somme di denaro ai cittadini per la sosta delle loro autovetture, talvolta in zone già a pagamento, hanno provocato turbative tra cittadini, oltre a determinare intralcio alla regolare circolazione dei veicoli, inducendo gli automobilisti a sostare in zone vietate.