Nel corso dell'operazione 72 armi sono state sequestrate e 881 ritirate
Personale della Polizia di Stato appartenente alla Divisione Polizia Amministrativa della Questura sta svolgendo, già da diversi mesi, una specifica attività di verifica sulla detenzione di armi nei confronti di residenti nel Comune di Salerno, per verificare sia il persistere dei requisiti soggettivi (idoneità psico-fisica e pregiudizi penali), sia il rispetto delle norme relative alla detenzione e custodia di armi e munizioni.
Gli agenti stanno inoltre procedendo, ai sensi dell’art.6 comma 2° del Decreto Legislativo n.121 del 29 settembre 2013, a diffidare i detentori di armi, sprovvisti di porto d’armi in corso di validità, ad esibire entro 30 giorni il certificato medico di idoneità psico-fisica per la detenzione di armi.
Nel corso delle citate verifiche, alla data odierna, sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica 136 cittadini che detenevano le armi in luogo diverso da quella indicato nella denuncia di detenzione.
Si è proceduto altresì al sequestro penale di 72 armi, tra fucili e pistole che risultavano detenute illegalmente.
In particolare, a carico di un noto collezionista di armi residente in Salerno, si è proceduto al sequestro penale di una mitragliatrice illegalmente detenuta nonché di 13 pistole che risultavano di calibro vietato dalla legge, già classificate armi da guerra, e che erano state alterate in modo da sembrare di calibro consentito.
Nel corso dell’attività si è proceduto, fino ad ora, al ritiro amministrativo di complessive 881 armi tra fucili e pistole e di un ingente quantitativo di munizioni che sono state inviate alla distruzione presso la Direzione di Artiglieria dell’Esercito Italiano in Napoli.
Particolare attenzione è stata posta all’approfondimento di situazioni di conflittualità tra cittadini, anche componenti dello stesso nucleo familiare, nel caso in cui questi risultavano possessori di autorizzazioni in materia di armi per scongiurare ogni possibile indebito utilizzo delle stesse.
Sono state revocate, a tal proposito, 148 licenze di porto d’armi per fucile.
Sono stati altresì richiesti alla locale Prefettura, che li ha puntualmente emessi, diverse centinaia di provvedimenti di divieto di detenere armi, ai sensi dell’art.39 del TULPS, nei confronti di cittadini che non erano più in possesso dei suddetti requisiti soggettivi per la detenzione delle armi.