La brutale aggressione avvenne il 24 novembre 2012 nel Borgo Scacciaventi di Cava de' Tirreni quando alcuni tifosi della squadra di calcio locale aggredirono un gruppo di giovani studenti salernitani
Personale della Polizia di Stato appartenente al Commissariato Pubblica Sicurezza di Cava de' Tirreni ha dato esecuzione all'Ordinanza di
applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa in data 21.01.2013, in costanza del procedimento penale nr. 16070/12/ R.G.N.R. e
nr.10972/12/R.G.GIP, dal Tribunale di Salerno - Sezione del Giudice per le indagini preliminari, nei confronti di P. M., nato a Salerno, residente
a Cava, di anni 25.
L'attività trae origine dall'aggressione posta in essere da un gruppo di giovani cavesi, appartenenti agli ambienti sportivi della tifoseria
calcistica locale che, nella nottata del 24.11.2012, armati di cinture arrotolate intorno alle mani, con le fibbie verso l'esterno, aggredirono
alcuni giovani studenti salernitani, impossessandosi del giubbotto e di un portafoglio in esso contenuto di proprietà di un giovane e
cagionando lesioni aggravate ad altri quattro.
Nell'occorso uno dei feriti, colpito tra gli altri a cinghiate sulla testa anche quando era a terra, riportava un ferita lacero-contusa in regione
parietale sx con sutura, inizialmente giudicata guaribile in gg.12 e successivamente a seguito di ricovero presso OO.RR. di Salerno, veniva
sottoposto ad intervento chirurgico per "l'asportazione di focolaio fratturativo con posizionamento di rete in titanio in regione parietale
sinistra" ricoverato in sala rianimazione, tenuto in stato di coma farmacologico, giudicato in prognosi riservata.
In relazione ai citati fatti il Commissariato di Cava aveva già individuato e tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza cautelare in
carcere, A. A. e F. B., quali responsabili della rapina del giubbino e delle lesioni gravi cagionate al ragazzo che lo indossava.
L'ulteriore attività investigativa consentiva di individuare in P. M. l'altro componente del gruppo, resosi responsabile della violenta
aggressione, la cui responsabilità è stata accertata anche attraverso la visione di filmati estrapolati da un impianto di video
sorveglianza istallata presso immobili siti nella zona interessata e sostenuta dall'Autorità Giudiziaria che emetteva l'ordinanza cautelare
indicata in ordine ai reati contestati, con le aggravanti di aver commesso il fatto con l'uso di armi improprie ed in più di dieci
persone.
P. M. al termine delle formalità di rito è stato condotto presso la casa circondariale di Salerno a disposizione dell'A.G..-
L'attività investigativa è ancora in corso, per l'individuazione di ulteriori partecipanti al fatto delittuoso in esame.