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Arrestati due giovani che si fingevano poliziotti per rapinare stranieri

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I due sono stati arrestati, su ordine di carcerazione, a conclusione di articolate indagini dei poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Battipaglia

Gli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Battipaglia hanno arrestato D. T., di anni 23 e R. P., di anni 22, entrambi battipagliesi, destinatari dell'Ordine di Carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Salerno, per fatti commessi ed accertati nel mese di luglio 2008.

Le indagini dei poliziotti del Commissariato di Battipaglia, in collaborazione con gli Agenti della Digos della Questura di Salerno, presero spunto da alcune notizie acquisite da fonti referenziate, secondo le quali alcuni Agenti di Polizia, in abiti civili, dotati di auto con colori di serie munite di lampeggianti blu, bloccavano, con apposita paletta di segnalazione, cittadini extracomunitari e, con la scusa di doverne controllare i documenti e di doverli perquisire, li rapinavano, spesse volte dopo averli picchiati in caso di loro reazioni.

La notizia delle violenze subite da cittadini marocchini o algerini ad opera di falsi poliziotti fece in poco tempo il giro tra le varie comunità di stranieri che si organizzarono in modo tale da non rimanere mai isolati.

Le strategie di difesa attuate dagli extracomunitari non bastarono, però, a fermare i malviventi, i quali perfezionarono il loro modus operandi e, con una tecnica da predatori, una volta individuata la vittima piombavano sul gruppo con l'autovettura ed iniziavano a sparare all'impazzata pallini di piombo e di gomma, con pistole caricate a gas, creando così il panico ed il fuggi - fuggi generale, riuscendo a bloccare la vittima e, dopo averla massacrata di botte, la rapinavano e si davano alla fuga.

Le dinamiche delinquenziali adottate dai malviventi furono scoperte dai poliziotti grazie ad una intensa e complessa attività investigativa che si concluse con il fermo degli indiziati di delitto eseguito nei confronti di D. T., R. P. e due loro complici.

L'iter processuale nei confronti di D. T. e R. P. si è concluso ora, allorquando la Procura Generale della Corte d'Appello di Salerno ha emesso i provvedimenti restrittivi, dovendo espiare entrambi due anni e sei mesi di reclusione.


05/04/2012

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