Sequestrati beni patrimoniali alla malavita per un milione di Euro

Operazione congiunta Polizia di Stato e Guardia di Finanza nella Piana del Sele per contrastare lo spaccio di droga

Personale della Polizia di Stato appartenente alla Questura di Salerno e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, nell'ambito dell'attività di contrasto ai patrimoni illecitamente costituiti e delle relative complesse e meticolose attività d'indagine, ha eseguito un provvedimento di sequestro precauzionale anticipato, emesso dal Tribunale di Salerno, in applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale di beni mobili, immobili e aziende nella disponibilità di un noto pregiudicato di Eboli, seppur intestati in modo fittizio a componenti del suo nucleo familiare. Sono stati sequestrati cinque unità immobiliari tra appartamenti, locali commerciali e garage, un'attività commerciale, un veicolo ed un motociclo per un valore complessivo di circa un milione di euro. In particolare, l'attività d'indagine della Polizia di Stato aveva già consentito all'Autorità Giudiziaria di emettere, in data 17 gennaio 2011, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del pregiudicato. Analogamente, il 14 luglio 2011, nell'ambito dell'operazione "Doppia X" della Compagnia Guardia di Finanza di Eboli, fu emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del pregiudicato considerato vertice di un'articolata organizzazione criminale dedita al traffico ed allo spaccio di droga. Nella circostanza furono arrestate 10 persone e sequestrati 11 kg di hashish e 30.000 Euro in contanti. Con queste brillanti operazioni le forze dell'ordine avevano già messo a segno un duro colpo ai vertici del sodalizio criminale, caratterizzato da un forte vincolo associativo e dalla condotta reiterata negli anni legata al traffico di stupefacenti del tipo hashish nella piana del Sele. Lo stupefacente proveniva dall'area napoletana e veniva acquistato per decine di chili al mese per essere immesso nella distribuzione di numerosi rivenditori. Giova precisare che la misura ablatoria del patrimonio è stata emessa sulla base del nuovo codice delle leggi antimafia emanato con decreto legislativo 159/2011 che, all'art. 22, prevede l'adozione del sequestro anticipato dei beni. Gli accertamenti delle forze dell'ordine hanno consentito di acclarare l'inidoneità della capacità reddituale rispetto al valore del patrimonio accumulato, prendendo a base un ampio periodo temporale, nonché la simulata intestazione d'immobili a familiari e parenti del pregiudicato. La perfetta sinergia investigativa tra la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza ha permesso un approccio trasversale al contrasto del fenomeno criminale.