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Arrestato dalla Polizia di Frontiera Marittima un ricercato algerino

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Favoriva e sfruttava l’immigrazione clandestina: è stato bloccato mentre tentava di imbarcarsi su una nave diretta a Tunisi

Questa mattina, alle ore 11.00, personale dell'Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima di Salerno, diretto dal Vice Questore Aggiunto dr.ssa Giuliana Postiglione, ha arrestato un cittadino algerino, per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, anche agendo in concorso con locali imprenditori agricoli, favorito lo sfruttamento dell'immigrazione clandestina.

Gli uomini della Polizia di Frontiera Marittima del Porto di Salerno hanno bloccato lo straniero, nel corso della normale attività di prevenzione e repressione del fenomeno dell'immigrazione clandestina, mentre tentava di imbarcarsi sulla nave "Sorrento", diretta a Tunisi e lì far perdere le proprie tracce.

Dopo aver controllato i suoi documenti, gli operatori della Polizia di Frontiera Marittima hanno svolto ulteriori accertamenti dai quali è emerso lo stato di irreperibilità dell'algerino che, già dal 24 aprile scorso, si era sottratto all'arresto disposto dall'Autorità Giudiziaria.

Secondo i magistrati del Tribunale di Palmi, l'extracomunitario, infatti, svolgeva funzioni di "caporale" intermediario, reclutando e procurando per imprenditori della piana di Gioia Tauro, lavoratori extracomunitari privi di permesso di soggiorno e comunque irregolari, contattandoli singolarmente ed andandoli a prelevare per poi trasportarli con i propri automezzi (in particolare a bordo di un furgone Ford Transit) fino al luogo di svolgimento dell'attività lavorativa.

Gli stessi venivano occupati alle dipendenze di aziende agricole della piana di Gioia Tauro e sui terreni di dette aziende come braccianti addetti alla raccolta di agrumi, impiegandoli a condizioni gravose e discriminatorie di gran lunga deteriori rispetto a quelle garantite dalle vigenti norme legislative e contrattuali a tutela dei lavoratori, quanto a condizioni di lavoro, retribuzione, orari e contributi, addirittura prelevando e trattenendo per sé una rilevante percentuale delle somme loro spettanti a titolo di salario, favorendo la permanenza nel territorio italiano di diversi stranieri extracomunitari.

Tali condotte avvenivano in violazione delle norme del Decreto Legislativo n. 286 del 1998, al fine di trarre un ingiusto profitto dalla loro condizione di illegalità e con l'aggravante di aver commesso il fatto in concorso di almeno due persone e in relazione alla permanenza di cinque o più stranieri irregolari.

Il cittadino algerino, dopo il foto segnalamento, è stato condotto presso il carcere di Salerno, ove sconterà la misura restrittiva della libertà.


14/06/2010

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