Sabato 21 giugno 2008. In occasione del trentennale della sua morte causata da un attentato terroristico delle Brigate Rosse
In occasione del trentennale della morte del Commissario Capo della Polizia di Stato dr. Antonio Esposito, medaglia d'oro alla memoria al merito, ucciso a Genova, la mattina del 21 giugno 1978, dalle Brigate Rosse, sabato 21 giugno p.v., si terranno in Sarno (SA), una serie di manifestazioni promosse dalla Pro Loco di Sarno, con le quali il Comune di Sarno e la Polizia di Stato ne onoreranno la memoria.
Alle ore 10:00 è prevista, presso la Chiesa San Francesco, in Piazza Municipio, la Santa Messa, con la compartecipazione di S.E. Mons. Gioacchino Illiano. Al termine della funzione religiosa, intorno alle ore 11:30, sarà deposta una Corona d'Alloro nell'androne del Palazzo Municipale, alla presenza del Pref. Francesco Cirillo, in rappresentanza del Capo della Polizia Pref. Antonio Manganelli, del Questore di Salerno, dr. Vincenzo Roca e del Sindaco di Sarno, Avv. Amilcare Mancusi.
Nel pomeriggio, alle ore 18:30, presso l'Aula Consiliare del Comune si terrà una Conferenza su Legalità, terrorismo e ruolo delle Forze dell'Ordine, nel corso della quale interverranno, tra gli altri, il dr. Gian Carlo Caselli, Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Torino, il Pref. Giovanni De Gennaro, Direttore D. I. S. ed il Pref. Salvatore Festa, Direttore Ufficio Collegamento Organi Polizia e Santa Sede.
Al termine della giornata si terrà, alle ore 20:30, in Piazza 5 maggio il concerto della Banda Musicale della Polizia di Stato, diretta per l'occasione dal Maestro Roberto Granata, che eseguirà otto brani di musica classica e contemporanea.
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Il dr. Antonio Esposito, nel 1968, all'età di 26 anni, entra in Polizia ed è destinato alla Questura di Torino ove assume la dirigenza dell'Ufficio Politico, dando un decisivo contributo alle indagini che consentirono l'istruzione del primo processo contro le Brigate Rosse.
Nel 1975 è nominato Dirigente del Nucleo Antiterrorismo della Regione Liguria ed è trasferito a Genova; tre anni dopo, nel 1978, assume la dirigenza del Commissariato di P.S. di Nervi (GE).
La mattina del 21 giugno di quell'anno, mentre si recava in ufficio con un autobus di linea, fu ucciso da due sicari delle Brigate Rosse che gli spararono contro 12 proiettili.
Era lo stesso giorno in cui i giudici della Corte d'Assise di Torino entravano in camera di consiglio per deliberare la sentenza del primo processo alle Brigate Rosse, che fu emessa il successivo 23 giugno.
R. T.
