I poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Salerno hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa
Personale della Polizia di Stato appartenente alla Divisione Anticrimine della Questura di Salerno, specializzato nel contrasto alle condotte che configurano la commissione di atti persecutori, (così come delineati dall'art. 612 bis del codice penale), ha eseguito un'ordinanza applicativa del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa nei confronti di un 43enne salernitano.
L'ordinanza è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, ai sensi degli articoli 273 e seguenti del codice di procedura penale.
L'indagine ha avuto origine dalla denuncia - querela presentata dalla moglie del 43enne, legalmente separata, a causa di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, percosse e lesioni, in suo danno e della figlia minore.
Nel corso delle ultime settimane è stata data esecuzione ad un'altra ordinanza applicativa del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, scaturita per fatti analoghi, in quanto le attività d'indagine svolte dagli investigatori della Divisione Anticrimine avevano consentito di accertare che, dopo la separazione tra i due coniugi, avevano avuto inizio le minacce e i comportamenti ossessivi dell'uomo che si concretavano nell'invio di sms, telefonate (anche di notte) e presenza continua nei luoghi frequentati dalla persona offesa.
In particolare, in una occasione lo stalker si era recato presso il luogo di lavoro della sua ex, minacciandola e percuotendo lei ed il suo attuale compagno.
Il comportamento reiterato e persecutorio del 43enne, anche in violazione di quanto previsto nell'atto di separazione, cagionava alle parti offese un perdurante e grave stato d'ansia, un fondato timore per la loro incolumità, per quella dei prossimi congiunti e delle persone legate alla ex moglie da relazione affettiva, costringendo quest'ultima ad alterare le proprie abitudini di vita.
Tali condotte, rilevate e segnalate dai poliziotti della Divisione Anticrimine, hanno motivato la richiesta della misura cautelare all'Autorità Giudiziaria che, visti i presupposti, ha provveduto all'emanazione del provvedimento del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa nei confronti del suo ex marito.