La polizia identifica e arresta 6 trafficanti di esseri umani
Nel corso delle operazioni di accoglienza di oltre 1400 migranti, soccorsi dall'unità navale San Giusto della Marina Militare italiana, impegnata nell'operazione Mare Nostrum, e sbarcati a Salerno in data 5 agosto, i poliziotti della Squadra Mobile della locale Questura hanno identificato, con una tempestiva attività investigativa, sei scafisti, responsabili del trasporto dei migranti. Le indagini condotte dagli operatori di polizia hanno tenuto conto delle testimonianze raccolte presso gli stessi migranti nonché, quale significativo contributo, degli elementi infoinvestigativi acquisiti dal personale della Polizia di Stato già a bordo della motonave.
L'attività di indagine ha consentito di procedere al fermo di Polizia Giudiziaria di sei individui:
- ASADIK ABDULFETAH, eritreo, del 1986
- ZBIDI HAMDI, tunisino, del 1982
- MOHAMED MRISSA, tunisino, del 1971
- SOUA KARIM, tunisino, del 1990
- AWAD MUDAR, sudanese, del 1981
- BEN AMAR, tunisino, del 1985.
I poliziotti hanno accertato, in particolare, che Asadik era lo scafista di un primo barcone, mentre Zbidi e Mohamed erano responsabili di un secondo natante. Per Soua, Awad e Ben Amar si è appurato, invece, il ruolo di conducenti e gestori del viaggio conclusosi col naufragio di un gommone che ha provocato la morte di alcune persone e un numero cospicuo di dispersi. Tutti i natanti erano partiti dalle coste libiche, precisamente dal porto di Bengasi, ed ogni migrante ha pagato agli organizzatori libici una somma variabile tra i 1000 e i 1700 dollari.