Gli agenti della Squadra Mobile - Sezione Falchi dopo un servizio di osservazione scoprono l'alcova in un palazzo del centro.
Nell’ambito dei controlli antidroga e antiprostituzione già avviati nelle zone periferiche e nei comuni a sud della provincia, le indagini da parte della Polizia di Stato si sono incentrate sul fenomeno della prostituzione esercitata all’interno di appartamenti apparentemente “normali”
Nella tarda serata di ieri, 3 giugno, gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile - Sezione Falchi effettuavano diversi servizi di osservazione nella zona di Pontecagnano Faiano, ove era stata segnalata la presenza di numerose persone che s’intrattenevano all’interno di uno stabile di quel centro cittadino, sia nelle ore diurne che notturne. Dopo una serie di appostamenti si è avuto il fondato sospetto che, all’interno dell’appartamento vi fosse la presenza di un transessuale di cittadinanza sud americana, che esercitava la prostituzione.
Durante gli appostamenti venivano identificati tutti gli avventori per riscontrare le ipotesi investigative e una volta acclarati i fatti, i poliziotti facevano irruzione all’interno dell’appartamento, dove veniva identificato il transessuale, trentenne di nazionalità colombiana, che fruiva periodicamente dell’appartamento in fitto, per consumare prestazioni sessuali a pagamento.
Dalla successiva perquisizione è, stato rinvenuto materiale utilizzato per l’esercizio della prostituzione ed un telefono cellulare utilizzato per ricevere i contatti dei clienti
Dagli accertamenti esperiti si riusciva a risalire al proprietario dell’immobile. L’uomo, salernitano di anni 51, che percepiva circa 350 euro a settimana per l’affitto dell’immobile, veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di favoreggiamento della prostituzione e l’appartamento veniva posto sotto sequestro.