Dopo una attività di appostamento, gli agenti della Squadra Mobile bloccano i due sequestrando lo stupefacente.
Nell’ambito di mirati servizi organizzati e ripetuti nel tempo per contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti in provincia, gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile-Sezione Antidroga, hanno tratto in arresto in flagranza due persone V.C. e la sua convivente P.M., entrambi di anni 25 e nativi di questo capoluogo. Nella mattinata del 14 u.s. gli agenti della Squadra Mobile-Sezione Antidroga effettuavano un servizio di osservazione in via San Pio da Pietrelcina, ove era stato segnalato che all’interno di un appartamento situato a piano terra, V.C. e P.M. detenevano un grosso quantitativo di stupefacente destinato alla successiva commercializzazione in città. Gli investigatori notavano il giovane su un balcone che, con fare circospetto, si guardava intorno, verosimilmente per verificare che sulla strada adiacente non vi fosse la presenza di Forze dell’Ordine. Dopo pochi minuti, mentre i due a bordo di una Fiat 500 si stavano allontanando dall’abitazione venivano bloccati dagli investigatori. Dalla successiva perquisizione domiciliare, in camera da letto, all’interno un cassetto del comodino, veniva rinvenuta sostanza stupefacente del tipo cocaina dal peso di gr. 780. Tale sostanza era suddivisa e confezionata in 9 (nove) buste in cellophane trasparente, di cui 6 confezioni dal peso di circa 100 gr. cadauna erano sottovuoto. Dalle analisi effettuate presso il locale Gabinetto di Polizia Scientifica emergeva che si trattava di cocaina con un alto grado di purezza e la stessa, dalla successiva commercializzazione, avrebbe procurato ai due soggetti un profitto superiore ai duecentomila euro. Durante la perquisizione veniva rinvenuta e sequestrata la somma contante di millecinquecento euro, nonché materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente. Dopo le formalità di rito, i due arrestati venivano associati presso la Casa Circondariale di Salerno - Fuorni, in attesa del giudizio di convalida, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.