Nei giorni precedenti si è svolto un incontro tra gli Operatori del Gabinetto di Polizia Scientifica di Rovigo e gli alunni di un Istituto scolastico rodigino.
Una prassi ormai collaudata e ben accolta dagli studenti, dimostratisi sempre entusiasti di conoscere l’operato della Polizia Scientifica sulla scena del crimine.
Come nelle precedenti occasioni, l’incontro è stato suddiviso in una prima parte teorica per poi proseguire in dimostrazioni pratiche.
Quindi, inizialmente, è stata illustrata la nascita della Polizia Scientifica in Italia, che come è noto risale al 1902 grazie a Salvatore Ottolenghi, studioso che per primo ebbe l’intuizione di applicare la scienza all’analisi criminale di un delitto, creando, appunto, le tecniche di investigazione scientifiche. Si è poi passati a spiegare in che cosa si concretizza lo studio delle impronte digitali, quali sono i compiti della Polizia Scientifica, nonché, il percorso formativo per accedere ai ruoli della Polizia Scientifica.
Nella seconda parte dell’incontro si è parlato delle tecniche di evidenziazione delle impronte latenti con dimostrazioni pratiche che hanno consentito agli studenti di interagire direttamente con gli operatori anche attraverso l’utilizzo della strumentazione tecnico-investigativa.
Sicuramente una bella esperienza con un feedback positivo da parte di tutti gli studenti coinvolti.