La costante e capillare attività di prevenzione e repressione dei reati predatori, aveva fatto si che per diverso tempo la città non fosse interessata da rapine a mano armata ai danni di esercizi commerciali, anche in virtù della limitata circolazione delle persone per effetto dell’emergenza dovuta al Covid-19.
Tuttavia, tale favorevole situazione è stata bruscamente interrotta per il verificarsi di un significativo e grave episodio criminoso che ha scosso la tranquillità cittadina il 18 marzo u.s., allorquando due soggetti travisati e armati di pistola fecero irruzione all’interno della tabaccheria presente su questo viale Regina Margherita. L’azione criminale permise ai due malviventi di asportare l’incasso della giornata e una ingente quantità di sigarette nonché creare un grave stato di angoscia in danno dei due esercenti, che al momento si trovavano al lavoro nella tabaccheria. L’azione delittuosa, posta in essere nell’area prospiciente alla locale stazione ferroviaria, è divenuta sin da subito oggetto di indagini, dapprima dall’UPGSP e poi, per il prosieguo degli approfondimenti investigativi, dalla Squadra Mobile di Rovigo che, grazie a un’incalzante attività investigativa, è riuscita immediatamente a puntare il focus su malviventi itineranti sull’intero territorio nazionale. Con la collaborazione della Polfer rodigina gli investigatori hanno posto in essere una minuziosa analisi del traffico ferroviario di quel giorno e dare quindi inizio alla ricerca dei responsabili che sono stati individuati dopo pochi giorni. Grazie alle indagini poste in essere dagli inquirenti rodigini, con la collaborazione della Polfer di Bologna, si riusciva a rintracciare all’interno della Stazione felsinea il primo malvivente, M.A.V di anni 26 , pluripregiudicato, originario della Provincia di Latina, che veniva posto in stato di fermo di indiziato di delitto. Il suo complice, A.V. palermitano di anni 20, anch’egli pregiudicato, veniva invece intercettato da altro personale della Squadra Mobile di Rovigo in una piccola stazione ferroviaria della provincia di Reggio Emilia, probabilmente col proposito di compiere un’altra rapina in quanto trovato, a seguito di perquisizione, con addosso la pistola utilizzata a Rovigo. I due soggetti, a fronte delle risultanze investigative messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Rodigina, stante la loro manifesta pericolosità, sono stati attinti da misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Rovigo, M.A.V. della custodia cautelare in carcere e A.V. degli arresti domiciliari. Entrambi i provvedimenti sono stati eseguiti per il primo presso la Casa Circondariale di Bologna e per il secondo presso l’istituto penale per minorenni “Malaspina” di Palermo in quanto colà detenuto per altra causa.
A questo link il filmato della rapina:
https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/8e7e4b88-a2b2-11eb-9cde-736d736f6674