Nella mattinata di oggi, alle prime luci dell’alba, la Sezione Reati Contro il Patrimonio della Squadra Mobile di Rovigo, ha eseguito due misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di due donne. Ripercorrendo i fatti, a seguito di serrate attività investigative, gli uomini delle Squadra Mobile sono riusciti ad identificare le autrici di alcuni furti avvenuti a danno di supermercati.
In particolare, le indagini originano da un furto avvenuto a Rovigo ai danni di un supermercato del centro cittadino.
Il modus operandi dei correi era quello di introdursi negli uffici delle direzioni dei supermercati ove solitamente sono presenti delle casseforti contenenti buona parte dell’incasso della giornata.
Quindi, durante il nomale orario di apertura, quando l’ufficio rimaneva incustodito, con l’ausilio di un “palo” l’altra complice si introduceva nei suddetti locali alla ricerca del denaro.
Come si vede nelle immagini di video sorveglianza, le donne, raggiunto l’obiettivo a bordo di un BMW, si dirigono all’interno del supermercato.
Così, mentre una delle complici (il palo) distrae una dipendente che stazionava proprio nei pressi dei suddetti uffici, l’altra, si introduceva furtivamente nei locali presi di mira ove, dopo aver rovistato tra i cassetti, si impadroniva della chiave di apertura della cassaforte lì presente.
Aperto il forziere, la donna riusciva ad impossessarsi di svariati migliaia di euro di denaro contante e, uscendo indisturbata, raggiungeva la complice per darsi repentinamente alla fuga.
L’ammanco veniva, registrato solo successivamente, ovvero dopo la “conta giornaliera” effettuata dalla direzione del supermercato predetto.
Com’è possibile vedere dalle immagini, il tutto avviene in pochi secondi, le complici sanno perfettamente come muoversi e ove sono ubicati i locali presi di mira. Si tratta di professioniste, che prima di ogni colpo effettuano attenti sopralluoghi per studiare l’obiettivo.
Partendo dalle analisi delle immagini del furto avvenuto a Rovigo, la Polizia, passando in rassegna tutti i furti tentati e consumati realizzati con le medesime modalità, è riuscita ad identificare la “banda”: si tratta di cittadini italiani di origine Sinti, residenti a Reggio Emilia.
Le indagini sono state dirette dal Sost. Proc. della Repubblica Ermindo Mammucci che, condividendo le ricostruzioni investigative effettuate dalla Squadra Mobile di Rovigo, ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P Raffaele Belvederi le suddette misure cautelari in carcere.
Una volta rintracciate presso le rispettive residenze le indagate sono state condotte presso la Casa Circondariale di Reggio Emilia.
A questo link le riprese video: http://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/7d6125ba-9a6a-11ea-b080-736d736f6674