II° atto
L’indagine é iniziata a fine settembre dello scorso anno quando la Squadra Mobile, su segnalazione di una mamma disperata, effettuava una perquisizione nei confronti del figlio tossicodipendente sequestrandogli diversi tipi di sostanze stupefacenti.
Nel gennaio scorso, partendo dal sequestro effettuato e sulla scorta di ulteriori indagini, la Squadra Mobile dava esecuzione a cinque misure cautelari emesse dall’A.G. rodigina nei confronti di altrettanti spacciatori di hashish e marijuana, tutti extracomunitari, tre dei quali richiedenti asilo. Uno di loro è stato tratto in arresto perché trovato in possesso di un importante quantitativo di marijuana.
A seguito di ulteriori indagini volte a scoprire altri canali di approvvigionamento dello stupefacente, gli investigatori, nella mattinata di ieri, con l’ausilio di Unità cinofile di Padova, hanno dato esecuzione ad otto perquisizioni domiciliari emesse nei confronti di altrettanti indagati dalla Procura di Rovigo e dalla Procura dei Minori di Venezia in quanto uno di essi all’epoca dei fatti contestati era ancora minorenne.
Nel corso di una perquisizione, effettuata presso il domicilio di uno degli indagati di origine magrebina, è stato tratto in arresto il fratello, regolare sul territorio italiano, perché trovato in possesso di un grosso quantitativo di hashish (circa un chilogrammo), oltre a 25 grammi di cocaina e al materiale idoneo al confezionamento in dosi dello stupefacente. Su disposizione del P.M. di turno, il 42enne è stato portato in carcere in attesa della convalida dell’arresto.
