Avviso orale
M. N. 27enne rumeno della provincia di Rovigo con precedenti di Polizia per smaltimento non autorizzato di rifiuti pericolosi, nonché denunciato svariate volte per il medesimo delitto, subendo anche il fermo amministrativo del veicolo da lui condotto. Inoltre è solito frequentare persone gravate da precedenti penali e di Polizia ed è già stato sottoposto a misure di prevenzione del divieto di ritorno dai Questori di Ravenna e Mantova. L’8 ottobre u.s. è stato denunciato in provincia di Mantova, in concorso con una sua connazionale anch’ella pregiudicata, per porto di oggetti atti ad offendere nonché per la gestione di rifiuti non autorizzata.
Divieto di ritorno:
C. D., 26enne italiano della provincia di Napoli, con pregiudizi per delitti contro il patrimonio, nonché per falso e danneggiamento, ha patito periodi di limitazione della libertà personale, solito a frequentare pregiudicati, è già stato sottoposto a misure di prevenzione ed è attualmente associato alla casa Circondariale di Napoli in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare.
Veniva notificato il provvedimento di “divieto di ritorno” nel comune di Bosaro, Arquà Polesine, Canaro e Polesella (RO) per anni 3 emesso dal Questore di Rovigo in data 10 u.s. in quanto veniva individuato dai Carabinieri di Polesella quale autore di un furto aggravato in concorso, consumatosi il precedente 26 luglio quando aveva asportato da un furgone regolarmente parcheggiato sulla pubblica via, un marsupio contenente danaro.
R. S., 20enne italiana della provincia di Padova, con pregiudizi per delitti contro il patrimonio e la persona, in particolare furto e rapina, per i quali ha patito periodi di limitazione della libertà personale, nonché la misura cautelare dell’obbligo di dimora;
R. N., 25enne italiana della provincia di Padova, con pregiudizi per delitti contro il patrimonio e la persona, in particolare furto e rapina, per i quali ha patito periodi di limitazione della libertà personale, nonché la misura cautelare dell’obbligo di dimora.
Veniva notificato il provvedimento amministrativo di “divieto di ritorno” nel comune di San Martino di Venezze (RO) per anni 3 emesso dal Questore di Rovigo in data 5 febbraio u.s. in quanto a seguito di mirate indagini, venivano individuate dai Carabinieri di San Martino di Venezze (RO) quali responsabili del furto di un’autovettura regolarmente parcheggiata sulla pubblica via.
V. L. 21enne croato, senza fissa dimora in Italia, immune da precedenti segnalazioni ma che si associa stabilmente a pregiudicati. Nel primo pomeriggio del 20 settembre 2016, era stato sottoposto a controllo di Polizia da parte di personale di questa Squadra Volante, in questo Viale Porta Adige, nei pressi di un centro commerciale. Si trovava a bordo di un’auto con altre due persone gravate da numerosi precedenti di Polizia e alla vista della pattuglia della Squadra Volante, cercava, invano, di eludere l’eventuale controllo invertendo repentinamente la marcia, uscendo dall’area del centro commerciale
Ammonimento del Questore per violenza domestica
M. S. 49enne da Conselve (PD) residente a Rosolina, con pregiudizi penali e di Polizia per numerosi delitti contro la persona, il patrimonio, in materia di stupefacenti, tra i quali rapina, lesioni, porto abusivo d’armi, ricettazione, violazione di domicilio, furto, danneggiamento, possesso di arnesi atti allo scasso, sottoposto a misure di prevenzione personali quali il foglio di via obbligatorio, l’avviso orale, e, di recente alla sorveglianza speciale di P.S. emessa dal Tribunale di Padova con obbligo di soggiorno. La donna non ha presentato querela, ma l’Autorità di P.S., dagli atti ricevuti, ha riscontrato la presenza di oggettivi indicatori di violenza domestica commessa sin dal 2010 nei confronti di F.I.D., 35enne di Rosolina, con la quale ha avuto una relazione affettiva sin al 2008. Dapprima tali condotte si erano concretizzate in gravi episodi di violenza psicologica, che si concretizzavano con la forma di manipolazione mentale del c.d. gaslighting, sminuendo la stima della sua vittima, facendo leva sulla sua capacità criminale, portando F.I.D. ad un condizionamento delle proprie azioni quotidiane, quali l’isolamento dalla famiglia di origine, dai rapporti amicali e da forme di lavoro che potevano darle autonomia, per passare poi ad incidere irreversibilmente sul suo stato di salute facendola cadere in uno stato depressivo con ulteriori ripercussioni psicofisiche. Il 3 settembre u.s., l’uomo la minacciò ed ingiuriò nuovamente dinanzi alla sorella e ad una dipendente, percuotendola con pugni e calci, costringendola ad invocare l’intervento dei Carabinieri e dovendo ricorrere nuovamente alle cure dei sanitari del pronto soccorso, ed il 9 settembre u.s. l’attendeva all’uscita di un cinema, tentando di farla uscire di strada col la propria auto e, vedendola in compagnia di amici, la minacciava di morte, costringendola a rifugiarsi nel cinema stesso, continuando a chiamarla e minacciarla di danni alla casa ed all’autovettura, per poi entrare nel locale di spettacolo e, dinanzi agli amici della donna, ingiuriarla, percuoterla con pugni e strattoni ai capelli, dicendo di amarla e che doveva tornare con lui, tanto da farla nuovamente ricorrere alla cura del pronto soccorso, per poi riscontrare che, durante la sua assenza, l’uomo aveva danneggiato le aiuole antistanti il bar della predetta.