Ieri mattina, presso la sala conferenze della Questura di Rovigo, il Dirigente della Divisione Anticrimine, coadiuvato dal suo Vice e dal Dirigente della Squadra Mobile, ha tenuto una conferenza stampa sull’annosa questione delle truffe agli anziani. Obiettivo principale è stato quello di sensibilizzare la cittadinanza nei confronti di un fenomeno criminoso che sta tornando in auge soprattutto dopo l’allentamento delle misure restrittive adottate per l’emergenza sanitaria.
È stato ricordato come le tecniche utilizzate siano sostanzialmente invariate: finti tecnici di luce, gas, energia; fantomatici nipoti fermati dalla Polizia o che hanno subito un incidente stradale; finti poliziotti o carabinieri e, soprattutto nel periodo emergenziale, finti sanitari dell’ASL che effettuano test tramite tamponi a domicilio.
Queste truffe si caratterizzano principalmente per due aspetti peculiari: 1) rapporto “interpersonale” tra vittima e truffatore; 2) si consumano all’interno delle mura domestiche.
Sotto il primo profilo, tra vittima e truffatore vi è un contatto diretto, il truffatore cerca di carpire la fiducia dell’anziano; ciò a differenza di quanto avviene ad esempio nelle truffe online, ove la truffa è più evanescente, meno direttamente percepibile.
Altro aspetto caratterizzante, tutte le truffe di questo tipo è che avvengono all’interno delle mura domestiche, quindi, sotto questo profilo, la vittima ha tutto il tempo, prima di aprire la porta, di saggiare la situazione per capire di cosa si tratta.
A ciò si aggiunga che oggi, diversamente dal passato, tutte le imprese, pubbliche, private, sanitarie, prediligono il contatto con l’utente per mezzo telefonico o telematico; solo in via del tutto residuale l’utente viene raggiunto direttamente nella sua abitazione.
Quindi, sotto questo profilo, oltre a tutti gli specifici consigli che di seguito saranno indicati, durante la conferenza è stato ribadito come sia necessario, non appena qualcuno chieda di entrare nelle nostre abitazioni, non aprire la porta e chiamare immediatamente le forze dell’ordine per una verifica.
Per arginare il più possibile il fenomeno la Questura di Rovigo ha predisposto specifici servizi di prevenzione e controllo del territorio cogliendo, inoltre, l’occasione per rinnovare tutti i consigli utili sulle misure di autotutela e prevenzione delle truffe.
Di seguito, oltre ai consigli previsti per le truffe in casa, focus nella conferenza, sono stati illustrati anche quelli per le truffe in strada e presso gli uffici postali, essendo le ipotesi statisticamente più frequenti.
In casa:
- Non aprire la porta di casa a sconosciuti, informando subito le forze dell’ordine della presenza di estranei che insistono per entrare.
- Qualora si presentino alla porta persone in uniforme e si nutrano dubbi sulla
- loro reale identità, chiedere loro di esibire la tessera personale di riconoscimento e, comunque, nel dubbio contatta le forze dell’ordine.
- In alcun caso gli impiegati di banca, dell’ufficio postale o di altri enti pubblici si dirigono a casa dei clienti, specie per controllare se le banconote in possesso siano vere o false e tantomeno per sostituirle.
- Non tenere in casa grosse somme di danaro e gioielli di valore.
- Non fidarsi di persone che, entrate in casa e simulando malori, chiedano dell’acqua od altro e, comunque, non perderli mai di vista.
- Tutte le società di servizi (l’Italgas, l’Enel, la Telecom, l’Acquedotto cittadino etc), prima di fare delle verifiche in casa, emettono degli avvisi circa il giorno in cui effettueranno i controlli.
- Eventuali fughe di gas, pericolose per la salute pubblica saranno direttamente gestite dalle forze dell’ordine che disporranno un adeguato piano di evacuazione ma, non di certo, da singoli operatori del gas che con questa scusa chiedono di accedere alle vostre abitazioni.
Per strada:
- Porta con te solo il denaro indispensabile.
- Non credere a chi dà notizia di un’eredità inaspettata o di vincite improvvise: sono truffatori.
- Non credere a chi ti avvicina chiedendoti di pagare un debito contratto da un tuo parente: chiama subito le forze dell’ordine.
- Cerca di mantenere sempre le distanze da sconosciuti che ti fermano per strada, è importante evitare qualsiasi contatto fisico per il rischio che ci venga sottratto qualcosa (collanine, orologi ect.).
In posta o in banca:
- Prediligi l’accredito della pensione su conto corrente e la domiciliazione delle utenze
- In occasione del ritiro della pensione, farsi accompagnare da una persona di fiducia, conservare i soldi in una tasca interna e non fermarsi per strada con sconosciuti.
- Se ci si sente osservati, meglio fermarsi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlarne con la vigilanza. Se si è già in strada, contattare le forze dell’ordine.
- Non lasciarti distrarre mentre paghi o maneggi il denaro.
- Diffida e non farti assolutamente avvicinare dagli estranei, all’esterno degli uffici postali, che si spacciano per dipendenti delle poste o delle banche che asseriscono di aver sbagliato a consegnarti del denaro o che dicono di voler controllare se lo stesso sia falso.