Ieri, in tarda serata, la Sezione Reati Contro la Persona della Squadra Mobile di Rovigo ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia nei confronti di un cittadino italiano per effetto di un provvedimento della Corte d’Appello di Venezia.
In particolare, l’uomo dopo essere stato già condannato con sentenza di primo grado, aveva ottenuto in Appello una diminuzione della condanna ma, considerata la sua pericolosità, era stata comunque disposta la prosecuzione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento alla moglie, già emessa durante il primo grado di giudizio.
Qualche giorno fa, presso questi Uffici la persona offesa riferiva di essere stata nuovamente minacciata di morte e di temere per la propria incolumità e per quelle dei propri figli.
Visti i precedenti giudiziari il fatto è stato trattato con la massima urgenza seguendo il canale prestabilito dalle nuove disposizioni del Codice Rosso, tanto da determinare il Sostituto Procuratore della Procura di Rovigo a richiedere un aggravamento della misura cautelare già in atto. La Procura della Corte d’appello, condividendo quanto rappresentato, ha richiesto ed ottenuto dal Giudice un inasprimento del provvedimento cautelativo.