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Rete di spaccio di stupefacenti sgominata dalla Polizia

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Rete di spaccio di stupefacenti sgominata dalla Polizia

Questa mattina, alle prime luci dell’alba, personale della Squadra Mobile di Rovigo, con l’ausilio di una unità cinofila della Questura di Padova ha dato esecuzione a 3 misure cautelari emesse dal Tribunale di Rovigo.

In particolare, l’operazione origina da due diverse attività investigative dirette, rispettivamente, dal Sost. Proc. Sabrina Duò e dal Sost. Proc. Andrea Bigiarini, nell’ambito del traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini hanno preso le mosse da diverse segnalazioni pervenuteci, anche in forma anonima, dalla cittadinanza. 

Il prosieguo delle indagini, consistite nell’esecuzione di diversi servizi di osservazione e individuazioni fotografiche di numerosi consumatori di sostanze stupefacenti del tipo cocaina hashish e marijuana,  consentiva a questo Ufficio di acquisire gravi ed univoci elementi di reità per il reato continuato ed aggravato di cui agli artt. 73 del  DPR 309/90 nei confronti dei soggetti destinatari dell’odierna misura cautelare e dei provvedimenti di perquisizione.

La locale Procura della Repubblica, condividendo le ipotesi investigative circa l’esistenza di una ben consolidata attività di spaccio di sostanze stupefacenti posta in essere da diversi soggetti stranieri ed italiani, in particolare presso le principali piazze della città e zone pedonali, ha richiesto ed ottenuto dal GIP le misure cautelari di seguito indicate.

Complessivamente, oltre ad essere stati deferiti all’A.G. 8 soggetti, nell’ambito del primo procedimento penale è stata emessa ed eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a carico di J. M., nato in Marocco nel 1978, da diverso tempo residente a Rovigo.

Originano, invece, dal secondo procedimento penale le restanti misure:

arresti domiciliari nei confronti di P. E. nato a Rovigo nel 1990 ed ivi residente;

obbligo di dimora con obbligo di permanenza domiciliare dalle ore 22:00 alle ore 06:00 nei confronti di B.J., nato in Marocco nel 2000 e residente in provincia di Rovigo.

Anche in questo caso, come nell’operazione “LOCK-DOWN” portata a termine nel mese di luglio dalla Sezione Antidroga, le attività investigative hanno dimostrato che le cessioni delle sostanze stupefacenti, si sono protratte durante tutto il periodo di  lockdown per Covid-19.


04/08/2020

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