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Violenze sessuali e maltrattamenti: due arresti della Squadra Mobile

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Violenze sessuali e maltrattamenti: due arresti della Squadra Mobile

Nell’arco di questa settimana la Squadra Mobile di Rovigo ha dato esecuzione a due distinti ordini di carcerazione emessi a seguito di condanne definitive per maltrattamenti e violenze sessuali, in riferimento ai quali questo Ufficio aveva svolto le relative indagini. 

In particolare, la Sezione Catturandi ha eseguito un ordine di carcerazione emesso dal Procuratore della Repubblica di Rovigo a carico di un cittadino ecuadoriano  stabilmente residente da diversi anni in un Comune della provincia di Rovigo.

Il provvedimento è stato emesso a seguito delle decisione della Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione che, appunto, nell’ultimo grado di giudizio ha comminato all’imputato una condanna definitiva di 7 anni e 9 mesi di carcere.

Già da diversi mesi, in attesa dell’esito definitivo emesso dalla Suprema Corte, questo Ufficio monitorava con costanza gli spostamenti del condannato onde poter verificare, ed eventualmente, prevenire il pericolo di fuga.

I fatti risalgono agli anni 2012/2013 quando la Sezione Reati Contro la Persona di Rovigo ha condotto una delicata indagine su abusi sessuali e maltrattamenti perpetrati in danno di un minore di anni 8.

Nello specifico, dopo una serrata attività investigativa, questo Ufficio era riuscito a ricostruire numerosi episodi di violenza fisiche e sessuali che il suddetto indagato aveva posto in essere in concorso con la propria compagna (coimputata nel medesimo procedimento), nei confronti del figlio naturale di quest’ultima.

Quindi, le indagini, iniziate a seguito della denuncia del padre naturale del minore,  hanno permesso di raccogliere inconfutabili elementi di reità nei confronti della coppia, determinando una condanna definitiva per entrambi, rispettivamente, di 7 anni e 9 mesi per lui, e di due anni e sei mesi di reclusione per lei. 

Il secondo arresto è stato eseguito nei confronti di un cittadino albanese resosi responsabile di maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie, nonché, di maltrattamenti nei confronti dei figli minori. Quindi, per i fatti contestati, la Sezione Reati Contro la Persona, con il supporto operativo di un equipaggio dell’U.P.G.S.P., ha dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Venezia che ha previsto una condanna di 5 anni di reclusione .

In questo caso le indagini, risalenti al 2013/2014, prendevano le mosse dalla denuncia dell’ex-moglie per i numerosi episodi di violenza e di maltrattamenti subiti da lei e dai figli minori. Il grave quadro indiziario ricostruito dagli investigatori ha di fatto confermato le dichiarazioni della donna determinando la condanna definitiva di cui si è detto.


17/07/2020

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