Giovedì scorso, alle ore tre circa, giungeva alla Sala Operativa della Questura di Rovigo la richiesta di aiuto di una donna, terrorizzata dal comportamento del suo ex compagno che in alcun modo desisteva dal ricercare un contatto con lei, malgrado fosse destinatario della misura di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con divieto assoluto di comunicazione sia diretta che indiretta (per interposta persona) e con qualsivoglia mezzo (epistolare, telefonico, telematico e simili).
In particolare, l’uomo, che già nei giorni scorsi, aveva tentato di avvicinare la donna, nelle ultime 24 ore si era reso autore di un’escalation di condotte persecutorie, tali da ingenerare nella vittima un latente timore per la propria incolumità e l’impossibilità di vivere la propria routine quotidiana con serenità.
Infatti, il giorno precedente lo stalker aveva tentato di contattarla ben 350 volte con il cellulare. Tuttavia nella notte tra mercoledì e giovedì, oltre al contatto telefonico aveva tentato anche quello fisico. Infatti alle ore 23.30 circa, si recava presso la sua abitazione suonando al citofono e contestualmente tentava di chiamare la donna chiedendole un approccio fisico, a suo dire necessario per porre fine alla sua irrequietudine.
La vittima, preoccupata, non acconsentiva ovviamente ad alcun tipo di contatto. Ciò malgrado lo stesso tornava alla carica presso la sua abitazione anche alle ore 1.00, e alle successive ore 3.00. A questo punto, la situazione per la donna era diventata insostenibile, il timore crescente e l’ennesimo gesto persecutorio, portava la donna a decidere per contattare la Polizia di Stato.
Ricevuta la chiamata, immediato è stato l’intervento della Squadra Volante che giunta sul posto, mentre ricostruiva la vicenda, notava che il telefonino continuava a squillare ininterrottamente.
In tre ore, dopo le 350 chiamate del mercoledì, erano giunte altre 100 chiamate dello stalker. Ma all’ultima ha risposto l’Ufficiale di P.G. in servizio giovedì notte. Colto in flagranza, veniva in pochi istanti individuato nei pressi dell’abitazione della donna ed arrestato. L’indomani l’arresto è stato convalidato dal G.i.p., e l’arrestato associato alla casa circondariale di Rovigo per il reato di Stalking e violazione dell’art. 387 bis c.p., introdotto con L. n. 69 del 2019 allo scopo di implementare le misure necessarie per contrastare la cd. “violenza di genere”.