Questa mattina, alle prime luci dell’alba, personale della Squadra Mobile di Rovigo, con l’ausilio di una unità cinofila della Questura di Padova, ha dato esecuzione alla misura cautelare dell’obbligo di dimora con permanenza domiciliare dalle 19:30 alle 7:00 e di presentazione bisettimanale alla P.G., emessa il 3 luglio 2020 dal G.I.P. del Tribunale di Rovigo nei confronti di un cittadino moldavo, residente in un Comune della provincia di Rovigo.
L’operazione, denominata LOCK-DOWN, prende le mosse nel decorso mese di febbraio, a seguito di un controllo di polizia operato da personale del locale U.P.G.S.P., un giovane rodigino veniva trovato in possesso di un piccolo quantitativo di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”.
Durante la compilazione degli atti inerenti il sequestro dello stupefacente, il ragazzo verbalizzava che la droga rinvenutagli gli era stata ceduta da un ragazzo di nazionalità moldavo conosciuto nel mese di dicembre 2019 tramite il social network “Instagram” e a lui presentatosi come “venditore di marijuana”.
Da lì le indagini della Sezione Specializzata antidroga, hanno ricostruito una rete di spaccio di droga tra giovani ragazzi che ha coinvolto pure un minorenne.
Infatti, a parte l’esecuzione della suddetta misura, il personale operante ha eseguito due ulteriori perquisizioni delegate nei confronti di un cittadino tunisino e di un cittadino italiano, all’epoca delle indagini minore, entrambi co-indagati ex art. dall’art. 73 DPR 309/90.
Le perquisizioni, tutte positive, hanno consentito di ottenere dei riscontri circa i già gravi indizi di colpevolezza a carico di tutti e tre gli indagati. In particolare, a parte i bilancini e il materiale atto al confezionamento della sostanza, complessivamente è stato rinvenuto e sequestrato circa mezzo etto di marijuana.
Le risultanze investigative hanno evidenziato come l’attività di spaccio sia proseguita e continuata durante tutto il periodo di Lock-down, durante il quale acquirenti e spacciatori hanno, ad onta delle disposizioni emanate per fronteggiare la pandemia generata dal COVID-19,