Nel pomeriggio di domenica, personale della Squadra Volanti della Questura di Rovigo, durante il regolare servizio di controllo del territorio nei pressi del centro cittadino, procedeva all’identificazione di una persona cittadina cinese che transitava con la propria autovettura nei pressi di Viale Porta Po. Nel tentativo di giustificare la propria presenza in strada, la stessa riferiva che si era recata presso un supermercato del centro per acquistare generi alimentari, mostrando un sacchetto in plastica con all’interno prodotti cinesi ancora confezionati, ma non lo scontrino fiscale, utile anche per risalire al negozio in questione.
Tale circostanza allertava gli operatori che compatibilmente con gli altri interventi affidati dalla locale Sala Operativa, si attivavano per individuare la menzionata attività commerciale, in quanto, secondo le disposizioni regionali recentemente ribadite nell’ordinanza nr° 40 del 16 Aprile 2020 dal Presidente della Regione Veneto, tutte le attività dedicate alla vendita di prodotti alimentari al dettaglio, nelle giornate di domenica 16 - 25 - 26 Aprile e 1 Maggio devono rimanere chiuse non essendo consentita la vendita al pubblico.
Alle successive ore 17.30, veniva individuato il negozio di generi alimentari orientali che effettivamente presentava la porta d’ingresso aperta per consentire l’accesso alla clientela. All’interno erano presenti il titolare ed una dipendente dell’impresa. Constatato che il registratore di cassa era acceso, veniva chiesta l’emissione dello scontrino di chiusura giornaliera; la ricevuta indicava che erano state effettuate nella giornata di domenica varie operazioni, per un ammontare di diverse decine di Euro.
Per tali motivi si procedeva a sanzionare i presenti ex art. 4 comma 1 del D.L. 19/2020 poiché fuori dal proprio domicilio senza giustificato motivo e sanzionati in base alla nuova ordinanza nr° 40 16.04.2020 della Regione Veneto in quanto non indossavano i dispositivi di protezione individuale, quali mascherine e guanti protettivi. Contestualmente si applicava la sanzione accessoria che prevede la chiusura dei locali commerciali per 5 giorni, oltre all’ulteriore sanzione amministrativa del pagamento di una multa da Euro 400 a Euro 3000.