In occasione del 22° Anniversario della morte dell’Ispettore della Polizia di Stato Samuele DONATONI, Medaglia d’oro al Valor Civile, questa mattina, in Questura, alla presenza di autorità civili e militari e dei familiari dell’Ispettore, è stata deposta una corona di alloro alla lapide; successivamente è stata celebrata la S. Messa a suffragio, alla quale ha partecipato anche una scolaresca della Scuola Primaria di Rovigo intitolata all’Ispettore Samuele DONATONI.
“22 anni sono trascorsi da quel tragico giorno in cui la nostra famiglia della Polizia di Stato ha perso un valoroso componente” , con queste parole un commosso don Gianni Vettorello, cappellano della Polizia di Stato, ha iniziato il suo racconto degli oltre 20 anni senza Samuele Donatoni.
Com’è noto, il 17 ottobre 1997, in località Riofreddo (AQ), nel corso di un’operazione di polizia tesa alla cattura dei componenti di una pericolosa organizzazione criminale, responsabile del sequestro dell’industriale bresciano Giuseppe Soffiantini, l’Ispettore della Polizia di Stato Samuele DONATONI, nato a Canaro (RO) il 4 aprile 1965, in servizio presso il Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (NOCS), venne ferito mortalmente.
L’azione determinata della Polizia di Stato, grazie al generoso sacrificio dell’Ispettore DONATONI, consentì poi la liberazione dell’industriale e costituì senz’altro un forte deterrente nei confronti delle organizzazioni criminali dedite a tale tipo di reato.
Con Decreto del Presidente della Repubblica del 18 maggio 1998, è stata conferita alla memoria dell’Ispettore DONATONI la Medaglia d’oro al Valor Civile.
Quest’anno, però, la ferita mai del tutto rimarginata, è stata brutalmente riaperta dalla scomparsa dell’Agente Scelto Matteo Demengo e dell’Agente Pierluigi Rotta, i cui funerali sono stati celebrati ieri. I discorsi del Questore della provincia di Rovigo e di don Gianni, infatti, non hanno potuto prescindere dal ricordo dei “figli delle stelle”, generando in tutti i presenti un momento di sentita e visibile commozione.