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Provvedimenti di Divieti di ritorno ed Avvisi orali

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Provvedimenti di Divieti di ritorno ed Avvisi orali

DIVIETO DI RITORNO

G. H., marocchino 39enne della provincia di Padova, già gravato da precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, tentata violenza sessuale, violenza privata, violazione di domicilio e calunnia.

In data 20 settembre gli veniva notificato il provvedimento di divieto di ritorno nel comune di “Rovigo” per anni 3 emesso dal Questore di Rovigo in data 15 settembre 2016 poiché il precedente 29 luglio era stato denunciato dal locale Ufficio P.G. e S.P. in quanto ritenuto responsabile di lesioni personali e atti persecutori. Nella circostanza aveva aggredito un uomo e la sua ex fidanzata, all’esterno dell’appartamento ove si trovavano, colpendoli violentemente con pugni e calci e desistendo solo grazie all’intervento della Volante.

AVVISO ORALE

In merito al fenomeno della pesca di frodo sul Delta del Po e sulla base delle segnalazioni della Polizia Provinciale, la Divisione Anticrimine ha svolto accertamenti capillari sulle condotte che mettono in pericolo la sicurezza e la sanità pubblica in quel territorio.

Dopo i primi riscontri, il Questore della provincia di Rovigo ha emesso i provvedimenti di avviso orale a carico di:

C. A. rumeno 44 enne della provincia di Rovigo;

A. A. rumeno 38enne della provincia di Rovigo, già denunciato in passato per commercio di materiali esplodenti.

Al termine di specifica attività investigativa, nell’agosto 2016 venivano denunciati dai Carabinieri di Taglio di Po (RO) per danneggiamento ed appropriazione indebita in quanto il precedente 8 aprile, a bordo di un’imbarcazione, dopo aver tentato di appropriarsi di pesce all’interno di una zona interdetta alla pesca sul fiume Po nel comune di Corbola, alla vista di un’altra imbarcazione, la speronavano danneggiandola. Entrambi, pescatori di professione, erano già stati sanzionati il precedente 16 maggio per l’utilizzo di una rete da pesca professionale non consentita, trasportata a bordo della loro imbarcazione. Tale provvedimento risulta ancor più indispensabile in considerazione del particolare allarme sociale che crea la continua violazione delle norme riguardanti la pesca fluviale che da anni interessa il Polesine, e che spesso è sfociata anche in episodi di sangue.

 

Nella scorsa estate è stato sottoposto ad avviso orale un altro pescatore rumeno, il 47enne B. R. E., al quale era stato contestato l’utilizzo di attrezzatura per la pesca vietata e che, qualche mese prima si era reso responsabile del trasporto di oltre 100 kg di pesce destinato alla vendita e, quindi, al consumo, in pessimo stato di conservazione ed in violazione delle norme igieniche.


03/10/2016

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