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Sono stati colpiti entrambi dal provvedimento di Daspo emesso dal Questore di Rovigo i due "tifosi" protagonisti dell'aggressione sugli spalti del 26 ottobre scorso.
Quella domenica mattina, allo stadio di Badia Polesine, era in programma l'incontro di calcio di categoria allievi tra le squadre "Abbazia" di Badia Polesine e "Duomo" di Rovigo.
Sugli spalti, la maggior parte dei presenti erano i familiari dei giocatori di entrambe le compagini.
Uno di essi, genitore di un giovane giocatore della squadra "Duomo", poliziotto in quel momento libero dal servizio, ha commentato ad alta voce un presunto fuorigioco male interpretato dall'arbitro.
Tale commento, però, ha inspiegabilmente scatenato la reazione violenta di un quarantaseienne, padre di un calciatore della squadra badiese, che si è scagliato contro il primo colpendolo e ingiuriandolo.
Nel volgere di pochi istanti ne è nato un parapiglia in cui si è distinto un altro trentaquattrenne, parente del primo aggressore che a sua volta ha reagito violentemente contro chi cercava di placare gli animi.
Dopo alcuni minuti è intervenuta una pattuglia delle forze dell'ordine che ha sedato la lite e identificato i presenti.
Ne è seguita un'istruttoria condotta dalla Digos e dalla Divisione Anticrimine della Questura che ha portato all'adozione del provvedimento ieri pomeriggio notificato ai due tifosi violenti.
Per due anni, non potranno accedere nei luoghi ove si svolgono incontri di calcio di tutte le serie, categorie, di coppa, di campionato, di promozione o amichevole a livello nazionale nonché a quegli incontri di calcio organizzati dalle competenti autorità degli altri Stati membri dell'Unione Europea che si svolgono in Italia. Inoltre, non potranno sostare in prossimità degli impianti sportivi e/o di intrattenersi in ogni luogo ove è previsto il transito, la partenza o l'arrivo delle squadre e delle tifoserie da una ora prima ad una ora dopo, nonché durante le predette manifestazioni sportive.
