17 gli stranieri controllati all'interno di due laboratori in cui ha fatto irruzione la Squadra Mobile.
Tra gli operai identificati e controllati è emerso un clandestino completamente sconosciuto all'anagrafe.
Altri cinque operai erano senza contratto.
Gli investigatori hanno inoltre riscontrato numerose irregolarità concernenti la sicurezza e le condizioni igienico-sanitarie degli ambienti di lavoro.
Nel mirino sono finite un'azienda di confezioni sartoriali e un tomaificio,entrambe intestate a cittadini cinesi.
Ricavati all'interno di vecchi edifici rurali in luoghi isolati della provincia polesana, i due laboratori sono stati chiusi e sono state comminate sanzioni pecuniarie per oltre 23.000 euro.
Inevitabile la denuncia a piede libero per l'imprenditore che ha tratto profitto dalla manodopera clandestina.