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Lui è un piccolo artigiano operante in provincia nel settore edile.
Ha 29 anni e la responsabilità dell'azienda ereditata dal padre.
Pur di non chiudere, decide di combattere la crisi con tutti i mezzi a disposizione.
Per pagare i debiti, comincia a vendere auto e moto d'epoca che con fatica negli anni la famiglia ha acquisito, restaurato e gelosamente conservato.
Ebay, il noto sito d'aste on line a pagamento, appare il mezzo migliore per ampliare il mercato e sperare in un prezzo di vendita più elevato.
Ma il giovane imprenditore, in passato, è già stato 'bannato' dal sito per non aver pagato le inserzioni.
Pensa perciò di aggirare l'ostacolo, utilizzando i dati di una ignara cittadina moldava quarantenne, residente in città, di cui è fortuitamente in possesso.
In poco tempo, celato dietro quell'identità, accumula un debito di 500 euro verso Ebay per le inserzioni.
Una società incaricata del recupero del credito rintraccia dunque la badante che, a sua volta, apprende di essere vittima inconsapevole di un imbroglio.
La donna presenta una dettagliata denuncia alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Rovigo.
In poco tempo gli investigatori della sezione analizzano il profilo utente (feedback, scambi di oggetti, assegnazione di punteggi, nick) e scandagliano tutti i dati disponibili, giungendo alla fine all' individuazione certa dell'ingenuo hacker.
Interrogato dai poliziotti, ha ammesso le sue responsabilità, asserendo di essere al limite della disperazione a causa della crisi e aver fatto tutto ciò per non chiudere l'azienda ereditata dal padre.
Per lui è scattata la denuncia per il reato di sostituzione di persona e indebito utilizzo dei dati personali.
