"EMERGENZA 113" per AUDIOLESI con SMS ...
Un computer come tanti altri, su un tavolo come tanti altri, all'interno del Centro Operativo Telecomunicazioni della Questura di Rovigo.
Nella sua memoria, però, trova alloggio un software nuovo e molto importante, semplice nel suo utilizzo e allo stesso tempo complesso nella gestione del lavoro svolto, in grado di gestire la tracciabilità e la contemporanea archiviazione di qualsiasi dato trattato, in grado di permettere all'operatore della Polizia di Stato di dialogare con i sordi che hanno bisogno di aiuto.
In pratica, il cittadino audioleso da ora può comunicare con la Questura di Rovigo inviando un messaggio SMS ad un'utenza cellulare gestita dal software installato in quel computer.
L'arrivo del messaggio viene segnalato all'operatore presente 24 ore su 24 presso il Centro Operativo Telecomunicazioni, incaricato della gestione del Soccorso Pubblico, tra cui il servizio 113, che subito ne accusa la ricezione e risponde al richiedente con la sola conferma della pronta disponibilità dei soccorsi o chiedendo altri dati necessari per l'adeguata gestione dell'evento.
Può sembrare una banalità ma quanto descritto è presente solo in tre questure italiane, tra cui quella di Rovigo.
Un progetto giovane, per ora con un'utenza telefonica a cui fare capo diversa per ogni provincia, ma in via di sviluppo, con prospettive future sicuramente positive che lasciano intravvedere livelli di produttività estremamente importanti.
Lo ha fatto intendere l'Ing. Michele Bernardini, dirigente delle Zone Telecomunicazioni della Polizia di Stato delle Regioni Veneto e Trentino Alto Adige, che alla conferenza stampa tenutasi ieri in Questura per presentare il nuovo progetto denominato "Un SMS per la sicurezza dei cittadini sordi", è intervenuto descrivendo, con la concretezza che da sempre lo contraddistingue, gli aspetti tecnici, le potenzialità attuali e gli obiettivi che il progetto citato rincorre per il futuro.
La conferenza stampa, aperta da un breve ma significativo discorso del Questore di Rovigo Dott. Luigi De Matteo, che ha fortemente voluto l'avvio del progetto, si è svolta alla presenza del presidente provinciale dell'Ente Nazionale per la protezione e l'assistenza dei Sordi (ENS) Sig. Riccardo Scaranaro, che con il Questore ha condiviso l'impegno per dare vita all'iniziativa, del Prefetto di Rovigo Dott. Aldo Adinolfi, del Presidente della Provincia Dott.ssa Tiziana Virgili, del Sindaco del Capoluogo Prof. Fausto Merchiori, di molti giornalisti, di operatori di polizia, di rappresentanti dell'ENS e di tecnici qualificati della Zona Tlc Veneto di Padova.
Il luogo individuato per l'incontro è stata la sala unità di crisi della Questura, prospiciente la sala operativa ove tutti gli intervenuti, al termine della presentazione, si sono riversati per constatare sul campo l'efficacia del nuovo servizio attivato.
Al termine, le Autorità non hanno mancato di sottolineare al Questore, all'Ing. Bernardini ed al presidente provinciale dell'ENS il loro plauso all'iniziativa sposando il concetto espresso dal Dirigente la Zona Telecomunicazioni Veneto che ha definito il servizio implementato "… non utile ma necessario …".
Il Presidente dell'ENS e tutti i rappresentanti dell'Ente presenti si sono poi intrattenuti con il Questore e con i tecnici per approfondire ulteriormente il progetto che, a breve, sarà illustrato nel corso di incontri organizzati per la circostanza a tutti gli oltre trecento sordi della provincia, affinché lo possano conoscere in ogni suo dettaglio.
E' stata un'occasione importante per gettare le basi anche per incontri futuri tra cittadini colpiti da sordità ed operatori della Polizia di Stato, estesi anche alle altre Forze dell'Ordine, per conoscere più da vicino il loro handicap e poter così meglio relazionarsi durante le fasi di soccorso o di semplice contatto per la trattazione di un servizio, ma anche nella vita di ogni giorno.