Ubriaco, rincorreva sua moglie tra le stanze di casa minacciandola di morte con un coltello.
La figlia, terrorizzata, tentava di frapporsi tra i due ma, alla fine, ha chiesto aiuto alla Polizia di Stato.
Gli agenti in Volante intervenuti lo hanno bloccato e disarmato, riportando la quiete tra le mura domestiche.
Già era noto per il suo carattere irruento e per gli atteggiamenti aggressivi e vessatori nei confronti dei familiari, ma ieri sera il quarantenne italiano ha passato ogni limite.
Accertati i fatti e constatata la flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia, gli agenti, d'intesa con il pubblico ministero, hanno applicato il nuovo strumento fornito dal legislatore, ossia l'allontanamento dalla casa familiare.
L'uomo responsabile delle violenza, in base a quanto sancito dall'art.384 bis del c.p.p. è stato costretto ad uscire di casa, lasciando finalmente in pace moglie e figlia.
Questa mattina il GIP di Rovigo ha convalidato il provvedimento adottato dai poliziotti e ha altresì applicato al soggetto la misura che gli impone di non far rientro a casa, di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dai familiari e di mantenere, in ogni caso, una distanza minima di 200 metri dalla moglie e dalla figlia.
Le vittime sono state invitate a seguire un percorso di aiuto psicologico presso il centro antiviolenza cittadino.