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Doveva scontare in carcere trentasette mesi e ventiquattro giorni.
Il giudice nel dispositivo di sentenza ha commutato la pena detentiva con l'espulsione coattiva dallo Stato.
Così gli uomini dell'Immigrazione si sono messi al lavoro e, prelevatolo dal carcere a Rovigo, lo hanno scortato e imbarcato sul primo volo utile per Tirana dall'aeroporto Marco Polo di Venezia.
Il trentottenne albanese, noto per i suoi trascorsi giudiziari in materia di furto, rapina, lesioni e stupefacenti conosceva bene le procedure.
Negli anni scorsi è stato infatti fermato e fotosegnalato circa venti volte dai poliziotti e per ben cinque volte è stato espulso e riaccompagnato nel paese delle aquile.
Ogni volta è rientrato in Italia con regolare passaporto e nuove generalità, smascherate al momento delle procedure di identificazione attraverso il raffronto delle impronte digitali.