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Alle prime ore del mattino, l'amara sorpresa: la porta di ingresso del bar era stata forzata e i videopoker elettronici scassinati.
A parte i danni subiti, era stata asportata la somma di denaro contante di circa 2000 euro.
Le indagini avviate dai poliziotti intervenuti sono durate alcuni mesi, ma alla fine hanno avuto buon esito.
Sin dal momento del sopralluogo - in un centro cittadino della provincia - gli investigatori avevano notato che l'allarme non era scattato in quanto disattivato al momento del furto.
Questo particolare ha ristretto il cerchio dei sospettati ai pochi in grado di manovrare il sistema.
Alla fine, i successivi approfondimenti e i riscontri raccolti hanno portato gli inquirenti a deferire all'autorità giudiziaria quale presunto autore del fatto proprio uno dei soci, un italiano quarantaduenne.