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Per tutto dicembre 2012 e gennaio 2013 si è protratta un'azione sinergica e straordinaria sul territorio.
Fortemente voluta dal Questore Russo, la strategia di intervento, definita "ad alto impatto", ha visto l'impiego massiccio di uomini e mezzi, impegnati a contrastare il fenomeno criminoso dei reati predatori e, soprattutto, a prevenire il verificarsi di ulteriori e più gravi episodi.
Il 5 dicembre si è tenuta una riunione del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica, cui ha fatto seguito, il successivo 7 dicembre, il tavolo tecnico riunito dal Questore in cui sono stati pianificati i servizi.
L'azione si è sviluppata attraverso l'effettuazione di controlli simultanei su tutto il territorio provinciale di veicoli e persone in transito.
Vi hanno partecipato, oltre alla Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato.
In particolare per la Polizia di Stato, alle forze messe in campo dalla Questura (uomini dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, della Squadra Mobile e dei Commissariati) ha fornito un determinante apporto il Reparto Prevenzione Crimine Veneto che è risultato - in termini di agenti e mezzi impiegati - il valore aggiunto all'intera operazione.
La Polizia Stradale ha altresì affiancato i servizi, operando prevalentemente in ambito autostradale.
In totale, sono stati effettuati 14 servizi straordinari, con l'impiego complessivo di almeno 180 pattuglie che hanno controllato 1385 persone, 1060 veicoli e 55 esercizi pubblici.
Nell'arco dei due mesi la Polizia di Stato nella provincia di Rovigo ha deferito in stato di libertà 68 persone e ne ha arrestate 5.