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Le indagini partono nel dicembre 2011.
Dopo cinque mesi di pedinamenti, servizi di osservazione e monitoraggio degli ambienti frequentati dal diciannovenne polesano, gli investigatori giungono a conclusioni univoche.
Numerosi sono infatti gli episodi ricostruiti e accertati, portati al vaglio dell'Autorità giudiziaria, in cui il giovane spacciava hascisc e marijuana a coetanei, in paese, durante i lunghi pomeriggi invernali passati tra bar e piazza.
Nella serata di giovedì 17 gli agenti della Squadra Mobile gli hanno notificato l'ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari emessa dal GIP di Rovigo.
Durante la perquisizione effettuata al momento dell'arresto, nascosta nelle casse dello stereo della sua camera, è stata rinvenuta altra sostanza stupefacente.