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Alle ore 22.40 giunge una segnalazione di lite in Sala Operativa.
Interviene la Volante Adige per riappacificare gli animi e tutto ritorna alla normalità.
Durante la fase del controllo, però, i conti non tornano.
Quel nome e quel cognome "passato" ai colleghi della Centrale dagli agenti della Volante corrisponde a un detenuto domiciliare.
Il trentaseienne, oriundo siciliano ma residente in provincia di Rovigo, non doveva infatti essere lì, ma a casa sua per scontare i due anni di pena che gli erano stati inflitti.
La passeggiatina serale per l'evaso è dunque terminata in manette.
Nel primo pomeriggio si è tenuta l'udienza di convalida e il ripristino della detenzione domiciliare.