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Due giovani italiani, un ventiquattrenne e un venticinquenne, sono finiti agli arresti domiciliari in attesa del processo che li vede coinvolti con gravi responsabilità per droga.
Le indagini sono iniziate a maggio dello scorso anno, dopo un arresto in flagranza per detenzioni a fini di spaccio di hascisc e marijuana.
Si trattava di un 'pesce piccolo', ma da lì è partita la paziente opera di ricostruzione del puzzle da parte della Squadra Mobile.
A distanza di otto mesi, dopo pedinamenti, verifiche, riscontri, analisi del traffico telefonico, gli elementi raccolti hanno permesso agli investigatori di chiarire ruoli e responsabilità in ordine alla conduzione di un' autonoma, illecita attività di spaccio di droga rivolta a giovani rodigini.
L'autorità giudiziaria ha vagliato i dati raccolti e, alla fine, ha emesso gli ordini di custodia cautelare eseguiti nella mattinata di ieri a Rovigo e a Roma, ove nel frattempo si trovava uno dei due arrestati.