Indagini minuziose e condanna definitiva.
Quando è arrivata la Squadra Mobile a casa sua, a Modena, è rimasto sorpreso.
Le sue truffe risalgono agli anni 2004 e 2005 e l'attività di indagine della Squadra Mobile è stata lunga e meticolosa.
Ma il processo è stato celebrato e la condanna è stata emessa: 4 anni, 2 mesi e 5 giorni di reclusione, interdizione ai pubblici Uffici per 5 anni e multa di 1.950 Euro.
I reati contestati sono di truffa, falso e ricettazione.
La specialità: andava in banca a incassare assegni sottratti durante l'iter della corrispondenza spesso relativi a rimborsi assicurativi o a prestazioni lavorative presso società o aziende.
Con un particolare: la maggior parte di questi titoli sono risultati essere contraffatti nell'importo. Così un assegno emesso per 192 Euro era posto all'incasso per 9192 Euro, oppure un altro emesso per 1762 Euro, risultava incassato per 9762 Euro.
Tutto è andato liscio sino alla prima denuncia di furto pervenuta negli ultimi mesi del 2005 che innescò le indagini della Squadra Mobile.
Ci è voluto solo un po' di tempo e tanta pazienza, ma l'articolato puzzle è stato ricostruito e il truffatore assicurato alla giustizia.