In data 22.07.2024, il Tribunale di Rovigo ha condannato l’imputata D.A. alla pena di anni 7 di reclusione ed euro 2.500 di multa per concorso nei reati di rapina aggravata e lesioni in danno della persona offesa P.R.M.
Il procedimento è stato iscritto a seguito di una rapina in abitazione nel centro di Rovigo ai danni di una giovane donna, avvenuta in data 12.02.2022, ad opera di due soggetti inizialmente rimasti ignoti.
L’attività di indagine della Squadra Mobile della Questura di Rovigo – acquisizione di filmati di videosorveglianza, analisi dei tabulati telefonici, intercettazioni ambientali e telefoniche, perquisizioni, operazioni di prelievo e confronto di materiale biologico con i reperti raccolti sulla scena del crimine – coordinata dalla Procura della Repubblica di Rovigo, ha consentito di individuare gli autori del reato in una coppia di coniugi, i quali, a seguito delle perquisizioni e della ricezione degli avvisi per gli accertamenti irripetibili di tipo biologico, hanno lasciato il territorio nazionale, dandosi alla fuga.
Nelle more, il G.i.p. presso il Tribunale di Rovigo, su richiesta del p.m., ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e un mandato di arresto europeo nei confronti di entrambi.
In data 12.05.2023, previa emissione di un ordine europeo di indagine, a seguito di un’intensa attività di collaborazione con l’A.G. francese competente, i due latitanti sono stati tratti in arresto e ricondotti in Italia in esecuzione della misura cautelare.
La Procura della Repubblica di Rovigo ha esercitato l’azione penale tramite richiesta di giudizio immediato nei confronti dei due imputati perché in ipotesi accusatoria ritenuti, in concorso tra loro, aver agito per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, dopo essersi introdotti all’interno dell’abitazione di P.R.M., spruzzandole in faccia spray urticante e colpendola con pugni sulla testa fino a tramortirla, anche quando la stessa era già a terra a faccia in giù, legandole gambe e mani con fascette di plastica per immobilizzarla così si impossessavano di n. 8 anelli in oro giallo, n. 4 bracciali in oro giallo, n. 2 paia di orecchini e n. 1 orologio marca Rolex Date Just in oro rosé del valore di € 30.000,00 (strappandolo dal polso della vittima), sottraendoli alla persona offesa, che li deteneva, con le aggravanti della violenza e minaccia commesse con armi e da più persone riunite, ponendo la persona offesa in stato di incapacità di agire, nei luoghi di cui all’art. 624-bis c.p.; inoltre, perché, per eseguire il reato di cui sopra e per assicurarsi il prodotto e il profitto nonché l’impunità del predetto reato, con la condotta ivi descritta, cagionavano a P. R. M. lesioni personali consistite in “aggressione con flc collo, flc palpebrale sinistra con ecchimosi periorbitale sx, visus ridotto a sx per edema, flc mano sx, abrasioni collo ed esiti di epistassi” con prognosi di giorni 15.
A seguito di decreto di giudizio immediato, il coimputato I.G., che ha scelto di procedere con rito abbreviato, è stato condannato alla pena finale, divenuta irrevocabile, di anni 9 e mesi 2 di reclusione ed euro 2.400,00 di multa.
Nella giornata di ieri, come anticipato, il Tribunale di Rovigo in composizione collegiale, all’esito del dibattimento di primo grado, ha riconosciuto la penale responsabilità anche della concorrente D.A., la quale aveva scelto di procedere con rito ordinario.
La responsabilità penale è accertata solo con sentenza passata in giudicato in quanto vige la presunzione di innocenza.