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La mafia non è cosa nostra: le scuole di Porto Tolle e Adria incontrano Salvatore Lopresti, poliziotto delle scorte dagli anni 90’

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La mafia non è cosa nostra: le scuole di Porto Tolle e Adria incontrano Salvatore Lopresti, poliziotto delle scorte dagli anni 90’

Nei giorni 14 e 15 maggio, Salvatore Lo Presti, vice sovrintendente della Polizia di Stato, ha incontrato circa duecento studenti della Provincia di Rovigo, appartenenti al liceo scientifico “Bocchi Galilei” di Adria, all’Istituto Comprensivo e all’IPSIA di Porto Tolle.

Salvatore, più di trent’anni fa, entrava a far parte del dispositivo di protezione del giudice Borsellino e oggi, a distanza di decenni, fa ancora parte, con la stessa dedizione, del Reparto Scorte della Questura di Palermo.

L’evento, promosso dalla Questura di Rovigo, si inserisce nell’ambito del percorso formativo di educazione alla legalità “la mafia non è cosa nostra” e rappresenta una fase fondamentale del progetto, che ha, nei mesi scorsi, impegnato gli studenti in vari incontri, tra i quali quello con Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani.

Nel docufilm “i ragazzi delle scorte”, proiettato proprio durante l’incontro con gli studenti, Salvatore Lopresti condivide la sua testimonianza, ricordando quegli anni e i numerosi colleghi che persero la vita per mano mafiosa.

Salvatore ha parlato, senza nascondere l’emozione, di quel terribile 23 maggio 1992 e dei funerali di Stato celebrati a Palermo in onore dei giudici Falcone e Morvillo, degli agenti di Polizia Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

“Piangevamo, ci guardavamo e ci abbracciavamo. Ricordo ancora il giudice Borsellino, poggiato con le mani sulla bara del dottore Falcone, quella fu la prima volta che incrociai il suo sguardo e quanto accaduto fece nascere in me la ferma volontà di iniziare il servizio presso il reparto scorte di Palermo”.

Con queste parole l’ospite di questi giorni ha condiviso coi giovani la propria esperienza lavorativa di quel periodo, in cui aveva poco più di vent’anni ma già un forte senso del dovere e una profonda fiducia nelle Istituzioni.

“Dovete scegliere sin da ora chi essere nella vita, cercando di essere sempre la parte migliore di voi, non solo per voi stessi ma soprattutto per gli altri”.

Il Poliziotto delle Scorte, al termine dell’incontro, ha dato spazio alla curiosità dei ragazzi e ha ricordato che “non deve passare il messaggio che noi uomini delle scorte non avevamo paura. La paura è istinto di protezione, la differenza sta nel come la si affronta”.


15/05/2024

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