Questa mattina la Polizia di Stato ha celebrato il 172° Anniversario della Fondazione.
Le celebrazioni sono iniziate presso la Questura di Rovigo dove è stata deposta una corona di alloro, per conto del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, presso il cippo commemorativo ai Caduti della Polizia di Stato, alla presenza del Sig. Prefetto e dei familiari delle vittime del dovere.
La cerimonia è proseguita presso il Salone del Grano della Camera di Commercio, durante la quale sono stati conferiti i riconoscimenti premiali ai poliziotti che hanno dimostrato particolare spirito di servizio e senso del dovere in attività operative di soccorso pubblico.
“La Festa della Polizia di Stato è per noi un momento per ricordare la nostra storia, che è anche soprattutto la storia di chi ha sacrificato la propria vita in nome di quei valori e principi di libertà, giustizia, onestà e altruismo, al cui servizio noi siamo.
Un impegno che è sintetizzato nel nostro motto “esserci sempre”, proprio a rappresentare lo spirito del servizio che siamo chiamati a svolgere tra la gente, per la gente e con la gente” – ha affermato durante il suo discorso il Questore di Rovigo.
La Questura di Rovigo, nel 2023, anno di ripresa post pandemia, ha profuso un grande impegno per far percepire la sicurezza ai concittadini.
Oltre alle campagne di sensibilizzazione per il diffuso fenomeno delle truffe agli anziani, sono stati numerosi gli incontri con le scolaresche per diffondere i valori della legalità nella lotta al bullismo e al cyberbullismo.
Non si dimentichi la campagna fortemente voluta dal Dipartimento di P.S. “Questo non è amore” rivolta alle vittime di violenza di genere, a cui si è affiancato il rinnovo del Protocollo Zeus, diretto al recupero degli uomini maltrattanti.
“La sempre maggiore percezione di sicurezza su tutto il territorio rodigino e il bilancio positivo dell’attività svolta nel 2023 da tutti gli Uffici della Questura di Rovigo sono frutto – ha concluso il Questore – della partecipazione e dell’impegno di tutti, ma anche della nostra storia, testimoniata dai caduti e dall’ANPS, dal personale dell’Amministrazione Civile, ma soprattutto grazie a Voi Rodigini, che siete e rimanete una realtà sana, di operosi lavoratori, una realtà rispettosa della legge e delle Istituzioni e collaborativa con le stesse”.