È stata portata a termine nella giornata di ieri un’articolata operazione interforze, denominata Torpedo, condotta dagli operatori della Polizia di Stato e della Capitaneria di Chioggia.
Gli Agenti del Commissariato di P.S. di Porto Tolle, guidati dal Commissario Giacomo Maggio, dopo un appostamento durato alcune ore e terminato nei pressi di Arquà Polesine, hanno fermato due autoveicoli in uso ad un gruppo di cinque soggetti di nazionalità romena.
Gli operatori hanno rinvenuto all’interno dei veicoli più di 600 kg di pescato, tra cui esemplari di carpe, siluri e cefali, nonché tutta l’attrezzatura impiegata dai bracconieri. In particolare sono stati recuperati storditori elettrici, che permettevano ai fermati di catturare in un lasso temporale ridotto ingenti quantità di pesce, batterie, gommoncini, retini e stivali impermeabili.
Si è proceduto così a denunciare i soggetti per il reato di bracconaggio ittico, oltre alla contestazione di sanzioni amministrative per attività in assenza di licenza di pesca professionale, trasporto in condizioni igienico sanitarie non idonee, essendo i mezzi privi di celle frigorifere, e svolgimento dell’attività ittica in zone e in fasce orarie vietate prevista dalla normativa europea e delle acque interne, per un importo complessivo di circa 15.000 euro.
La complessa attività congiunta delle Forze dell’Ordine, partita nel dicembre scorso, rappresenta l’impegno profuso non solo alla prevenzione e contrasto al bracconaggio ittico, bensì alla tutela della salute della collettività ai prodotti destinati alle tavole dei consumatori e alla salvaguardia dell’ecosistema ambientale.