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La Signora Meri premiata per la sventata truffa

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La Signora Meri è “poliziotto ad honorem”

Giornata di riconoscimenti questa mattina nella Questura di Rovigo.

         Il Questore della Provincia di Rovigo ha incontrato la signora Meri per consegnarle un premio di riconoscimento per la sventata truffa.

Il suo racconto trasmesso in diretta nazionale ha lasciato il segno e ci fa riflettere.

         La signora, infatti, nei giorni scorsi ha ricevuto una telefonata da una donna qualificatasi come maresciallo dei carabinieri. Nel corso della chiamata, il finto carabiniere ha riferito alla signora Meri che il figlio era stato coinvolto in un incidente e causato la morte di una bambina, ragion per cui, per evitare che fosse tradotto in carcere, avrebbe dovuto corrispondere la somma di 25.000 Euro in contanti e in gioielli.

         Tuttavia la sig.ra Meri ha colto immediatamente la natura truffaldina della richiesta e ha deciso di rivolgersi alle Forze dell’ordine, quelle vere!

         Con il sostegno dei poliziotti della Squadra Mobile di Rovigo, i suoi “angeli”, è riuscita a fare arrestare in flagranza coloro che si sono presentati alla porta per appropriarsi del suo denaro e dei suoi gioielli. 

         Da anni la Polizia di Stato, anche con il supporto dei mass media, ha avviato una intensa campagna informativa per contrastare e debellare l’odioso fenomeno criminale delle truffe agli anziani e, la storia a lieto fine della signora Meri è motivo di orgoglio perché dà speranza oltre a essere il manifesto della forza dell’informazione, panacea di tutte le tipologie truffe.

         Quel giorno, sabato 24 giugno 2023, erano arrivate anche altre segnalazioni di tentate truffe, segno che era partita quella che si può definire una vera e propria “pesca a strascico”, ma per fortuna grazie alla sig.ra Meri quella rete è stata bucata, e non ci sono state vittime tra i nostri anziani. Le chiamate al 113, sono state a loro volta fondamentali perché hanno generato allerta in tutti gli equipaggi, e consentito un immediato supporto alla sig.ra Meri nella sua coraggiosa azione.

         La qualificazione giuridica, non deve trarre in inganno, siamo in presenza di un reato violento, un reato che invade la sfera intima della persona, e come tale presenta taluni effetti tipici dei reati violenti. Tra questi l’autocolpevolizzazione, la tendenza delle vittime a ritenersi responsabili di quanto accaduto, che le spinge, troppo spesso, a non denunciare e talvolta a celare l’accaduto anche ai propri cari per timore di perdere la loro fiducia.

         E’fondamentale, per la Polizia di Stato che questi reati siano denunciati per poter approntare un utile strategia repressiva.

         Del pari continuerà la campagna di informazione a cura della Questura di Rovigo allo scopo di illustrare nel modo più esaustivo possibile le varie tipologie di truffe, anche nelle loro forme più innovative.

         Per questi motivi il Questore ha voluto premiare personalmente la sig.ra Meri, nella speranza che il suo esempio possa essere accolto da altre persone vittime di questo odioso reato.

         Tutta la Questura di Rovigo, complimentandosi con la sig.ra Meri e stringendosi a lei in un caloroso abbraccio, invita tutti i cittadini che dovessero avere dubbi a contattare immediatamente le Forze dell’Ordine.


11/07/2023
(modificato il 09/08/2023)

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