Arrestato italiano per la detenzione di kg. 1,560 di cocaina e di una pistola Beretta 92 FS
Nel pomeriggio del 27 maggio, i “Falchi” della Squadra Mobile della Questura di Roma, dopo un rocambolesco inseguimento in auto, hanno intercettato e proceduto all’arresto in flagranza di F.P. classe ’72, italiano, resosi responsabile dei reati di detenzione di stupefacenti finalizzata allo spaccio, detenzione abusiva di arma da fuoco tipo guerra con matricola abrasa, resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato.
Nel corso dell’ordinario pattugliamento del quartiere Tiburtino, gli agenti della Sesta Sezione “Contrasto al Crimine diffuso” della Squadra Mobile, c.d. Falchi, ogni giorno impegnati nella repressione dei reati di maggiore allarme sociale (rapine e spaccio di stupefacenti su tutti), hanno notato in questa via dei Cluniacensi due soggetti: all’occhio esperto dei poliziotti, gli stessi sono apparsi immediatamente sospetti perché, confabulando, si guardavano costantemente intorno, palesando un’ attenzione ed un nervosismo anomalo.
Tenuto conto dei predetti “segnali”, i Falchi della Squadra Mobile, seguendo uno schema collaudato, sono scesi dalle proprie autovetture “civetta”, posizionandosi in appostamento ad una distanza tale da poter seguire le mosse dei due ma senza essere scorti.
Dopo pochi minuti, vedendo che i due salivano a bordo di un’autovettura, una fiat 500 parcheggiata a pochi metri, hanno proceduto a bloccarli, ad identificarli e perquisirli.
Oltre al contegno nervoso, i sospetti dei poliziotti si sono fatti sempre più concreti quando, ispezionate le autovetture degli stessi anche con l’ausilio di unità cinofile, il cane “Condor” ha segnalato una delle stesse, come se a bordo vi fosse dello stupefacente che tuttavia non è stato rinvenuto.
Inoltre, F.P., più volte richiesto di indicare il luogo della propria abitazione, ha riferito agli agenti destinazioni apparse pretestuose ed inverosimili, con il chiaro intento di eludere ulteriori perquisizioni.
L’intenzione dello stesso di sottrarsi alle proprie responsabilità si sono, infatti, palesate quando, condotto a Ciampino dove risulta residente il padre, lo stesso, divincolandosi dal controllo degli agenti, con uno scatto fulminio, è saltato a bordo della propria autovettura dandosi alla fuga a folle velocità nel traffico cittadino.
Da subito i Falchi si sono posti all’inseguimento del fuggitivo che, noncurante degli altri utenti della strada, ha proseguito la corsa urtando auto in sosta, imboccando diverse strade contromano e speronando anche l’auto dei poliziotti che lo stavano seguendo.
La folle corsa, segnalata via radio anche alla Sala Operativa della Questura di Roma che ha immediatamente inviato diverse Volanti in ausilio dei Falchi, è proseguita anche sul Grande Raccordo Anulare, fino a concludersi presso la rotonda di via della Cecchignola angolo Torpagnotta: qui il fuggitivo, braccato da diversi interminabili minuti, vistasi sbarrata la strada dalle Volanti schierate, ha rallentato la corsa quel tanto da essere raggiunto dalla pattuglia dei Falchi che non lo aveva perso di vista.
Durante l’inseguimento, gli agenti della Squadra Mobile, nonostante la concitazione, hanno potuto notare che il soggetto aveva lanciato due fogli di carta dal finestrino che, successivamente recuperati, si sono rivelati due bollette per il servizio idrico ACEA, relative ad un’utenza sita ad Albano Laziale.
E proprio presso quel comune, i poliziotti hanno scoperto l’effettiva abitazione del F.P. ed il motivo della forsennata fuga dell’uomo.
Con l’ausilio delle unità cinofile della Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Roma, presso una villetta a due piani nella disponibilità dello stesso, sono stati rinvenuti:
12 involucri contenenti complessivamente oltre kg. 1,6 di cocaina;
un involucro contenente gr. 8,3 di hashish;
un involucro contenente gr. 6,9 di marijuana;
2 macchine per la preparazione di involucri sottovuoto;
una pistola marca BERETTA, modello FS CAL. 9 Parabellum, con matricola abrasa ed un caricatore rifornito di 14 cartucce cal. 9 G.F.K. parabellum.
Si tratta di un modello di pistola in uso alle Forze di Polizia, dotata di munizionamento da guerra, in merito alla quale, attraverso rilievi di Polizia Scientifica volti alla rigenerazione della matricola abrasa, si provvederà a ricostruire provenienza e coinvolgimento in eventuali ulteriori fatti illeciti.
Per le condotte sopra descritte, F.P. è stato arrestato per i reati di detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio e detenzione abusiva di arma da fuoco tipo guerra con matricola abrasa, per tanto qualificata come clandestina.
Inoltre, per la fuga scellerata che ha messo a rischio gli utenti della strada ed i coraggiosi poliziotti posti al suo inseguimento, lo stesso è stato tratto in arresto, altresì, per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.
Informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, questa ha disposto che l’arrestato fosse associato presso la Casa Circondariale di Velletri, in attesa del giudizio di convalida.
Dall’inizio dell’anno, sono state ben 14 le pistole complessivamente sequestrate dagli agenti della Sesta Sezione “Contrasto al Crimine diffuso” della Squadra Mobile di Roma, rinvenute a carico di soggetti coinvolti per la maggior parte dei casi in attività delittuose quali lo spaccio di sostanze stupefacenti o le rapine a mano armata ai danni di esercizi commerciali della città.